di Nathan Greppi
I recenti fatti in Israele ci ricordano come l’odio per gli ebrei nel corso dei decenni ha assunto forme nuove rispetto al passato: se un tempo era fondato sull’antigiudaismo teologico della Chiesa o sulle teorie della razza propugnate dall’eugenetica, oggi prevale quello che giustifica gli attacchi agli ebrei in nome dell’odio per Israele, camuffato da antisionismo.
Libri
Due bambini e un demone, nello Yemen di cento anni fa
di Nathan Greppi
Ambientata in Yemen ai primi del ‘900, la storia segue le vicende di Benjamin e Hakim, un bambino ebreo e uno musulmano, in un piccolo villaggio dove le due comunità da tempo convivono senza grossi problemi. Un equilibrio che si viene a spezzare nel momento in cui nel villaggio compare una figura demoniaca, che lancia una maledizione sui suoi abitanti e semina il panico.
Le relazioni estere d’Israele, tra guerra e diplomazia
di Nathan Greppi
Pubblicato in inglese nel 2020 e tradotto da poco in italiano, il libro parte dai regni di Israele per arrivare all’età contemporanea con anche la storia delle relazioni internazionali. Molti gli spunti di riflessione su come i rapporti d’Israele con il resto del mondo abbiano sempre avuto alti e bassi, e continueranno ad averne finché la questione israelo-palestinese resterà irrisolta.
Hannah Arendt: alla ricerca del filo d’oro che lega ogni cosa
di Fiona Diwan
“Imparo a fare l’ebreo perché ho finalmente capito di esserlo”, gli dice Walter Benjamin durante una conversazione. C’è anche Kurt Blumenfeld, l’arcisionista, con cui Hannah ha accese discussioni, ma Kurt è diverso, è un ebreo come piace a lei.
Donne a Ravensbrück: coraggio e solidarietà
di Marina Gersony
La storia di Aat Breur-Hibma, la talentuosa artista olandese Giusta tra le Nazioni. Deportata a Ravensbrück per il suo impegno nella Resistenza, con le sue opere ha testimoniato gli orrori nazisti e la Shoah.
Giocare col fuoco: il pericoloso flirt di Irène Némirovsky con l’estrema destra francese
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Prima della Rivoluzione russa, la maggioranza dei cinque milioni di ebrei che vivevano nell’Impero degli Zar si trovavano in condizioni di povertà endemica. Solo il 5 per cento degli ebrei russi riuscirono a sottrarsi al ciclo della miseria.
Il genocidio degli armeni in Turchia, nel 1915, fu il paradigma della Shoah: un modello per la Germania degli anni Trenta
di Ugo Volli
La Shoah ha precedenti in imprese politiche criminali per certi versi analoghe. L’esempio più importante è il genocidio subito dagli armeni fra il 1915 e il 1919 per opera del governo dei “Giovani Turchi”.
La triste storia di Gigi, vittima delle Leggi Razziali
di Nathan Greppi
Le conseguenze del trauma dovuto alla discriminazione delle Leggi razziali vengono raccontate in questo libro dalla psicoanalista, che racconta in prima persona la storia di un suo conoscente.
Un nuovo libro: “Amy Winehouse raccontata dalle sue parole”
Israele: come smontare una falsa narrazione a 75 anni dalla nascita
di Redazione
Una nuova edizione aggiornata: Claudio Vercelli racconta l’evoluzione storica, i mutamenti sociali ed economici, le trasformazioni culturali di un Paese che è la realizzazione di un sogno millenario. Un’epopea senza inutili trionfalismi, che tenta una narrazione scevra da pregiudizi.
La grande epopea di Israele e le implicazioni storiche della “post-nostalgia” di Assaf Imbari
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] L’edificazione dello Stato di Israele e dell’Yishuv (insediamento) che ne costituì la premessa e la preparazione fu certamente un processo straordinario. A partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento e soprattutto dai primi del Novecento.
La linea invisibile che lega la Shoah al Genocidio armeno
di Nathan Greppi
Ihrig analizza a fondo anche la copertura mediatica che ebbero sui giornali tedeschi i massacri degli armeni, l’attivismo di chi si batteva per i loro diritti e i pochi processi per crimini di guerra ad alcuni dei responsabili del genocidio, come il capo di Stato turco Talat Pascià.














