“Hanno diffuso informazioni malevole, false e tendenziose”: Wikipedia annuncia il bando dei suoi redattori antisemiti

Mondo

di Pietro Baragiola
Gli utenti indagati che oggi rischiano il bando sono Iskandar323, Selfstudier, Nableezy, Levivh, Nishidani e Ivana. Quest’ultima in passato era stata nominata redattrice esperta di Wikipedia ma, in seguito alle sue dichiarazioni antisemite e al fatto di utilizzare come immagine profilo il triangolo rosso anti-Israele, era stata bandita temporaneamente dalla piattaforma. Oggi Ivana rischia il banno perenne.

Lufthansa, Wizz Air, EasyJet: le compagnie aeree tornano a volare nei cieli di Israele

Mondo

di Ludovica Iacovacci
Wizz Air, riapre la rotta Londra-Tel Aviv e Lufthansa il 1º febbraio riprende i voli con destinazione Stato ebraico, e di conseguenza anche gli altri vettori all’interno del gruppo: Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines ed Eurowings. Mentre EasyJetha detto a Reuters di accogliere con favore la notizia del cessate il fuoco di Gaza e nei prossimi giorni dovrebbe rivedere i suoi piani.

Università Columbia: si licenzia professoressa della Columbia accusata di antisemitismo

Mondo

di David Fiorentini
A novembre, in seguito a un’intervista rilasciata al programma “Democracy Now”, la professoressa era finita sotto la lente degli investigatori per aver violato la politica universitaria sulle discriminazioni, accusando ingiustamente degli studenti israeliani. Inoltre, è stata accusata di violazione delle norme contro le ritorsioni per aver fornito a un giornalista il nome di un professore che aveva presentato una denuncia contro di lei.

Incendi a Los Angeles

“Tante congregazioni si sono fatte avanti per aiutare”: la comunità ebraica di Los Angeles presta soccorso alle vittime degli incendi

Mondo

di Pietro Baragiola
Davanti alla furia degli incendi tanta è la solidarietà del mondo ebraico. “Nel mezzo della tragedia, la comunità ebraica di Los Angeles si è subito attivata per aiutare le persone in difficoltà, indipendentemente dalla loro affiliazione religiosa” spiega a Mosaico la foodblogger Benedetta Jasmine Guetta, evacuata da Santa Monica.

Gaza, arriva l’accordo con Hamas: cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi

Mondo

di Anna Balestrieri
Secondo le informazioni diffuse, l’intesa prevede una pausa nei combattimenti e la liberazione di decine di ostaggi, in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. I dettagli dell’accordo sono ancora in fase di finalizzazione, come confermato dall’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu.

Negoziati tra Israele e Hamas a Doha: a fatica verso la tregua

Mondo

di Anna Balestrieri
La prima fase prevede il rilascio di 33 ostaggi “umanitari” (donne, bambini, anziani, malati e soldatesse) in 42 giorni. La maggior parte degli ostaggi è presumibilmente viva, ma non ci sono conferme ufficiali sul loro stato. Le donne saranno le prime a essere liberate. L’accordo include uno scambio: 50 prigionieri palestinesi per ogni soldatessa (di cui 30 con ergastolo) e 30 prigionieri per ogni civile israeliano, per un totale di 1.000 prigionieri palestinesi.

bandiera olandese

I Paesi Bassi condividono online i nomi dei 400.000 civili che hanno aiutato i nazisti durante la II Guerra Mondiale

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di Pietro Baragiola
Sono più di 425.000 i nomi dei sospetti collaborazionisti olandesi indagati dal CABR e, per oltre 80 anni, rimasti accessibili presso l’Archivio Nazionale dell’Aia e riservati solo ai ricercatori e ai famigliari degli accusati. Il nuovo database digitale  contiene i nomi, le date e i luoghi di nascita di tutti i sospettati ma tra questi vi sono anche coloro che sono risultati innocenti nelle indagini successive.

Joseph Aoun, presidente del Libano

Il parlamento libanese ha nominato Joseph Aoun nuovo presidente: come cambieranno i rapporti tra Libano e Israele?

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di David Zebuloni
Della nomina di Joseph Aoun come nuovo presidente del Libano, Tal Be’eri, direttore presso Alma, un centro di ricerca ed educazione sulle sfide della sicurezza di Israele nel nord del paese, dichiara: “No, non c’è nessun impatto positivo immediato sulle relazioni tra Libano e Israele”, afferma  Secondo Be’eri, infatti, il nuovo presidente non ha l’autorità necessaria per permettere all’esercito libanese di reprimere le forze di Hezbollah sul territorio”.