Da sinistra George Soros e Elon Musk

I tweet di Elon Musk contro George Soros che infiammano il web

di Redazione
Musk attacca Soros: da un paio di giorni la notizia campeggia sui media di tutto il mondo e la polemica non si arresta. Ma cosa è successo? Cosa ha portato a uno scontro fra l’imprenditore più famoso e ricco del pianeta e l’altrettanto noto filantropo e banchiere ungherese naturalizzato statunitense?

Tutto è iniziato con una serie di tweet infuocati di Elon Musk, ceo di Tesla, patron di SpaceX e Twitter: «Soros mi ricorda Magneto – il mutante e antieroe della Marvel creato da Stan Lee e Jack Kirby sopravvissuto alla Shoah – che lotta per aiutare i mutanti a sostituire gli umani come specie dominante», secondo la descrizione ufficiale del personaggio.

Come prevedibile il suo tweet ha provocato reazioni molto accese e controverse. Tra i commentatori che hanno chiesto spiegazioni sulle sue parole, il giornalista Brian Krassenstein ha scritto a Musk che Soros, anch’egli sopravvissuto all’Olocausto, viene attaccato incessantemente per le sue buone intenzioni, che alcuni americani ritengono cattive solo perché non sono d’accordo con la sua affiliazione politica». A sua volta il patron di Twitter ha ribadito di non credere nelle buone intenzioni del finanziere ungherese che «odia l’umanità e vuole erodere la struttura stessa della civiltà» senza dilungarsi in ulteriori spiegazioni e ricevendo rimproveri per i suoi tweet dal ministro degli Esteri israeliano e molti altri («Fomenta odio»; «Retorica antisemita»).

È probabile che la vendita di tutte le azioni Tesla detenute dal fondo di investimento di Soros pochi giorni fa abbia contribuito a questa controversia. Infatti, Soros ha dato istruzioni al Soros Fund Management di eliminare completamente le azioni Tesla dal proprio portafoglio. Questa decisione non è stata evidentemente digerita da Musk, che ha amplificato le teorie del complotto secondo cui Soros, un ebreo ungherese americano di 92 anni, usa i suoi miliardi di dollari per minare la società. Fino a poco tempo fa, il portafoglio di investimenti di Soros includeva azioni Tesla per un valore di circa 16 milioni di dollari, ma sono state vendute nel primo trimestre del 2023.

Le critiche di Musk hanno attirato l’attenzione anche di Jonathan Greenblatt, CEO dell’Anti-Defamation League, che ha sottolineato come i suoi commenti non faranno altro che incoraggiare gli estremisti. Ha affermato che Soros viene spesso utilizzato dall’estrema destra come capro espiatorio per i problemi del mondo. Vederlo paragonato a un supercattivo che odia l’umanità, secondo Greenblatt, è pericoloso. Musk ha risposto che l’organizzazione dovrebbe abbandonare la “A” e essere chiamata Defamation League, poiché i legami tra lui e la principale organizzazione ebraica si sono rapidamente deteriorati, come riportato anche dal Times of Israel.