Versailles: scritte antisemite sull’opera dell’indiano ebreo Anish Kapoor

Mondo

di Ilaria Myr

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L’opera ‘Dirty Corner’ di Anish Kapoor’, esposta nel parco di Versailles, coperta di scritte antisemite e monarchiche

“La regina sacrificata, due volte oltraggiata”, “SS, sacrificio sanguinante”, “il secondo stupro della nazione da parte dell’attivismo ebraico deviante”. Queste sono solo alcune delle oltraggiose scritte antisemite e monarchiche comparse domenica 6 settembre sull’opera ‘Dirty Corner’ dell’artista indiano ebreo Anish Kapoor, installata nei giardini del castello di Versailles.

L’opera – una tromba in acciaio di chiaro richiamo sessuale – era già stata vandalizzata in giugno, subito dopo la sua inaugurazione, con altre scritte, subito cancellate. Da qui la decisione dell’artista di non fare cancellare le nuove ingiurie. “Questa volta sono convinto che non bisogni togliere questi insulti, queste parole proprie di un antisemitismo che vorremmo dimenticare – ha dichiarato Kapoor in occasione della Biennale di Lione -. Le mie radici sono multipli. Sono irachene ed ebreo di madre, Hindu da parte di padre, britannico di cultura, di vita, di pratiche. E improvvisamente, mi si riconduce a una sola categoria”. In un secondo tempo, poi, l’artista ha accettato di fare togliere le scritte dall’opera.

Installato nell’asse principale del parco di Versailles, che da anni ospita opere di arte contemporanea, Dirty Corner è un tunnelo di acciaio arrugginito lungo 60 metri che si apre con una specie di tromba, qualificata come “molto sessuale” dal suo stesso artista. Tutto intorno, degli scavi e degli enormi blocchi di pietra, alcuni dipinti di rosso sangue. Da alcuni media francesi è stata definita la “vagina della Regina”, frase che però Kapoor sostiene di non avere mai pronunciato.