“La Repubblica Ceca e Israele hanno un destino comune”. Parola del presidente Miloš Zeman

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di Paolo Castellano

A poche ore dall’annuncio del governo ceco di aprire una ufficio diplomatico a Gerusalemme, il presidente della Repubblica Ceca Miloš Zeman ha rilasciato un’intervista al Jerusalem Post. Rispondendo alle domande, Zeman ha parlato del suo apprezzamento per lo Stato d’Israele e per il popolo ebraico.

Il 3 dicembre, Rudolf Jindrak, direttore del dipartimento per gli Affari esteri della Repubblica Ceca, ha dichiarato alla stampa che il paese europeo aprirà una nuova ufficio diplomatico a Gerusalemme per “mostrare sostegno a Israele“. Quest’ultima mossa politica è piaciuta al presidente Zeman che da anni invoca un totale trasloco dell’ambasciata e un maggiore supporto allo Stato israeliano. Nonostante l’inaugurazione di un nuovo ufficio nella capitale israeliana, per il momento rimarrà attiva l’ambasciata che si trova a Tel Aviv.

Nella sua intervista al Jerusalem Post, Zeman ha specificato che i cechi e gli israeliani condividono un destino comune: «Naturalmente i due popoli hanno un destino in comune. Gli ebrei furono quasi completamente sterminati in Europa, e lo stesso sarebbe capitato ai cechi se la Germania nazista avesse vinto la guerra».

«Il mio rapporto con lo Stato di Israele è nato studiando la storia. Rispetto e ammiro molto la nazione ebraica, non solo per la sua sofferenza, ma anche per il suo coraggio. Lo slogan “mai più” mi ha ispirato, e le guerre che Israele ha combattuto e vinto sono la dimostrazione del coraggio di questo paese. Ecco perché ho sempre ammirato il popolo ebraico», ha sottolineato il presidente della Repubblica Ceca.

Zeman ha poi descritto le opportunità della cooperazione tra il suo paese e Israele: «Questa collaborazione dovrebbe esserci sempre e non dipendere da una pandemia. Approvo i rapporti con Israele. In qualità di presidente, incoraggerò sempre di più questa cooperazione che dovrà continuare su tutti i livelli. Per la precisione, voglio convincere il nostro ministro della Difesa ad acquistare droni da Israele, perché lo Stato ebraico produce droni di alta qualità».