Renzi accende le speranze dei media israeliani

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E’ appena diventato premier, che già in Israele parlano di lui. Matteo Renzi, il nuovo pm italiano fresco fresco di nomina, si è già conquistato un posto di primo piano nell’home page del quotidiano israeliano online The Times of Israel.

Già il titolo “Tough with Iran, empathetic with Israel (“duro con l’Iran empatico con Israele”) fa capire con quanto interesse – e anche aspettative – si stia guardando all’insediamento del nostro nuovo governo: di sinistra, certo, ma ben disposti o nei confronti di Israele.

Citando lo stesso Renzi – che aveva dichiarato “Alcune volte Israele eccede nelle azioni di difesa, e allora dobbiamo dirlo, ma è anche il tempo che la sinistra sostenga unilateralmente che Israele ha il diritto di vivere” e “Israele è attorniato da Paesi che ne vogliono la distruzione,  in primis l’Iran” – The Times of Israel sostiene che un governo guidato da Renzi “potrebbe implicare alcune variazioni al tradizionale corso della politica estera italiana”.

Del resto, considera il quotidiano online, Renzi aveva già nel 2009 sostenuto il “Movimento verde” di opposizione in Iran e, in seguito, nel 2012, aveva espresso alcune riserve sull’approvazione da parte dell’Italia di fare entrare la Palestina all’ONU, partecipando addirittura a una manifestazione intitolata “Per la verità, per Israele”, con tanto di bandiera italiana e israeliana vicina. “Una posizione  alquanto isolata nel centro sinistra – commenta l’articolo -tradizionalmente vicina alla causa palestinese”.

“Non so veramente perché, ma Renzi è sempre stato pro-Israele quando parla di Israele – dice Nathan Servi, un ebreo fiorentino molto vicino al sindaco della sua città -. Potrebbe essere il primo premier europeo di sinistra a non odiare Israele”.