Pericolo russo: Lituania, Lettonia ed Estonia ampliano la cooperazione militare con Israele

Mondo

di David Fiorentini
Con l’invasione russa dell’Ucraina ormai al secondo anno, molti paesi confinanti al gigante euroasiatico sono corsi ai ripari in caso future imprevedibili operazioni militari.

Finlandia e Svezia ad esempio hanno infranto la storica neutralità, avvicinandosi alla NATO e diventando, la prima, già un membro ufficiale. Altri Stati stanno valutando ulteriori contromisure, tra questi i Paesi Baltici i quali hanno aperto il confronto a un interlocutore esperto del settore della difesa: Israele.

I presidenti della commissione Affari Esteri e Difesa di ciascun Parlamento si sono incontrati telematicamente con Yuli Edelstein, il loro omologo della Knesset, lanciando l’idea di un nuovo forum congiunto per incrementare la cooperazione militare e di intelligence.

Di particolare interesse per Israele, oltre alle nuove commesse per la sua industria militare, è stata la possibilità di evidenziare la pericolosità dell’asse strategico tra Russia e Iran.

Edelstein ha invitato le sue controparti baltiche a spingere affinché l’Unione Europea designi il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran come organizzazione terroristica. “Ogni incidente o attacco terroristico contro Israele, sul suo territorio o al di fuori, porta l’impronta dell’Iran”, ha dichiarato Edelstein.

I legislatori baltici hanno concordato di visitare congiuntamente Israele nei prossimi mesi per conoscere più da vicino le sue eccellenze in materia di sicurezza.