Yiftach Curiel

Oltre alla politica, Iraniani sostenitori di Israele? Il Coronavirus e gli aiuti insospettabili

Mondo

di Roberto Zadik
E’ proprio vero che le difficoltà creano situazioni inaspettate, che oltrepassano guerre e divisioni fra Paesi in nome della sopravvivenza. E’ il caso di una strana notizia apparsa sul sito del Crif (Comitato rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi) che ha riportato un articolo dal Jerusalem Post, secondo il quale “ci sarebbero molti iraniani in Iran e fuori che sostengono Israele, respingono il regime dittatoriale e anti-sionista in cerca di un futuro diverso per i due Paesi”.

Davvero incredibile per due Paesi che politicamente da ormai più di mezzo secolo, dai tempi dell’avvento della dittatura di Khomeini nel 1979 sono sempre stati avversari, dai discorsi minacciosi dei vari Ayatollah con le frasi sconcertanti di Ahmadinejad fino ai pericoli di presunti attacchi nucleari iraniani degli ultimi anni annunciati varie volte dal premier Netanyahu.

Ma come mai ci sarebbero rapporti fra due nemici storici come Iran e Israele? Stando al Jerusalem Post e al Crif fattore responsabile di questa solidarietà iraniana sarebbe l’emergenza Covid 19. Il sito del Crif riporta un comunicato dove Yiftah Curiel, direttore del dipartimento per la  diplomazia digitale  del Ministero degli Affari esteri israeliano ha annunciato “migliaia di iraniani chiedono di venire in Israele per ottenere cure mediche o emigrare”.  Secondo Curiel le domande sarebbero arrivate principalmente da messaggi privati scritti in persiano  sui canali social del Ministero e via mail così come da commenti firmati con degli pseudonimi. Non solo domande di asilo politico ha aggiunto Curiel ma anche “persone che esprimevano la loro solidarietà copn Israele così come un 31enne che ha specificato di “voler lasciare l’Iran a causa della corruzione del suo regime”. “Ho chiesto asilo politico in Turchia e mia moglie e mia figlia di 4 anni ma viviamo in condizioni tremende e la gente non può aiutarci, la nostra vita è in pericolo e non voglio restare in Iran. Vorrei sapere come andare in Israele” ha aggiunto.

Israele come luogo di emigrazione anche per i profughi iraniani in fuga dal regime ma perché? Sharona Avginsaz che, dopo aver abbandonato l’Iran nel 1988, gestisce i social media persiani del Ministero degli Affari Esteri ha chiarito la questione. In un’ intervista al Canale 20 a riguardo dei messaggi  ricevuti in questi giorni, ha specificato “come molti iraniani vedono Israele come un Paese moderno e democratico e che capiscono che la propaganda governativa è una menzogna”. Insomma sia per emigrazione che per solidarietà verso Israele, sempre più iraniani sembrano interessati allo Stato ebraico. “Ci sono tanti iraniani in Iran e fuori che sostengono Israele” ha ribadito Curiel sottolineando che il Ministero degli Affari Esteri ha piattaforme social, da Twitter a Facebook, in tutte le lingue, compreso il persiano. “Su Twitter in lingua persiana ci sono 220000 abbonati mentre quasi 500000 su Instagram” ha concluso.