I manifesti a Buones Aires che ritraggono Netanyahu come Hitler

Argentina: poster raffigurano Netanyahu come Hitler per le vie di Buenos Aires

Mondo

di Paolo Castellano

I manifesti a Buones Aires che ritraggono Netanyahu come HitlerUn gruppo di attivisti anti-israeliani ha tappezzato Buenos Aires con dei cartelli antisemiti per protestare contro la prossima visita di Benjamin Netanyahu in Sud America. Come ha riportato l’11 settembre Israele National News, i poster accusano il primo ministro Netanyahu di aver commesso “dei crimini contro i diritti umani e di aver messo in atto un genocidio palestinese”. Netanyahu è stato raffigurato con i tipici baffetti e capigliatura di Adolf Hitler mentre indossa anche la divisa delle SS. Inoltre sul poster è stata stampata la scritta: “Disgustoso!”

Il vicepresidente dell’Organizzazione sionista internazionale (WZO) e capo dell’Istituto mondiale contro l’antisemitismo, Yaakov Hagoel, ha commentato così l’oscenità dei cartelli affissi per Buenos Aires: «Noi condanniamo questi poster con il massimo della severità. Questa è una visita storica, e la WZO continuerà ad impegnarsi per scoraggiare le attività antisemite».

Il tour sudamericano di Netanyahu

L’Argentina è la prima tappa del tour sudamericano di Netanyahu, che visiterà gli stati sia del sud che del centro America. Netanyahu ha programmato un incontro con il presidente Mauricio Macri. I due Paesi firmeranno una serie di accordi doganali, protocolli sulla sicurezza pubblica e assicurazioni sociali. Inoltre sarà stipulato un accordo sugli archivi riguardanti la Shoah. A Buenos Aires il primo ministro Netanyahu parteciperà alle cerimonie che si terranno nella piazza dell’ambasciata dove avvenne l’attacco terroristico del 1992. Alcuni diplomatici israeliani, che persero i propri famigliari nell’attentato, presenzieranno alla cerimonia.

Successivamente, Netanyahu visiterà la sede della comunità ebraica (AMIA), luogo di un sanguinoso attacco terroristico avvenuto nel 1994. Anche i sopravvissuti del ‘94 e le famiglie delle vittime parteciperanno alla cerimonia. Ancora oggi la verità sull’attentato alla AMIA non è venuta alla luce. Sappiamo solo che un camioncino imbottito di esplosivo distrusse  il palazzo della comunità ebraica argentina. L’attentatore suicida causò 85 vittime.

In questi anni le indagini sono state condotte in modo goffo e senza metodo e molti parlano della pista Iran-Hezbollah. Come ha riportato Guido Olimpio sul Corriere della Sera, lo stato iraniano infatti avrebbe armato un terrorista a causa di un accordo nucleare non rispettato dall’Argentina. La vicenda ha assunto ulteriori tinte fosche con l’assassinio del pubblico ministero argentino, Alberto Nisman, avvenuto nel gennaio del 2015. Nisman stava indagando sull’attentato della AMIA. Il pm fu trovato morto nel suo appartamento con una ferita d’arma da fuoco alla testa.