Nel 2022 l’antisemitismo cala a livello globale, ma resta allarmante. E aumenta in Italia

Mondo

di Francesco Paolo La Bionda
Gli episodi di antisemitismo a livello mondiale sono calati nel 2022 per la prima volta da un decennio, secondo il report annuale dedicato redatto della World Zionist Organization. La diffusione del fenomeno resta però preoccupante: ogni giorno vengono segnalati dieci episodi di odio contro gli ebrei a livello globale, e la maggior parte di quelli che accadono non sono denunciati dalle vittime.

Il report, pubblicato prima del Giorno della Memoria, è stato redatto dal Dipartimento per la lotta all’antisemitismo della WZO, attingendo come fonti a studi nazionali e internazionali, enti di ricerca, forze dell’ordine, comunità ebraiche e altre organizzazioni.

Aumenta la propaganda antisemita, in particolare nell’area russofona

La maggior parte degli incidenti registrati ha riguardato episodi di propaganda antisemita (39%, in aumento del 15% rispetto al 2021), seguiti da atti di vandalismo (28%), violenza fisica (14%), violenza verbale (11%) e delegittimazione (7%).

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha giocato un ruolo significativo nella proliferazione della propaganda antisemita e delle teorie cospirazioniste contro gli ebrei, che hanno determinato un aumento del numero di episodi di antisemitismo nei paesi russofoni o con stretti rapporti diplomatici con la Russia.

Chanukkia vandalizzata a Dnipro, in Ucraina

Cresce la copertura mediatica degli episodi di antisemitismo

Il documento ha evidenziato un netto aumento della copertura mediatica degli episodi di odio contro gli ebrei rispetto agli anni passati, con un picco soprattutto sui social media, un dato che preoccupa particolarmente l’organizzazione. “L’antisemitismo sui social media sta aumentando ad un ritmo allarmante e purtroppo, come la storia ci ha insegnato, si tradurrà in minacce fisiche”, ha commentato Ya’akov Hagoel, Chairman della WZO.

L’Europa resta il continente più colpito, ma nel Regno Unito si registra un calo marcato

Nel 2022, gli episodi di antisemitismo registrati in Europa hanno ammontato al 46% del totale complessivo, mentre gli Stati Uniti hanno riguardato il 39% dei casi. Se l’antisemitismo nei paesi europei resta quindi persistente, si è registrata invece una netta diminuzione della percentuale di incidenti nel Regno Unito, il 43% in meno nella prima meta dell’anno rispetto allo stesso periodo del precedente. Un trend attribuibile, in parte, alla recente elezione del nuovo Primo Ministro britannico Rishi Sunak, esplicito sostenitore di Israele.

In Italia crescono gli episodi. Ma gli studenti sono sensibilizzati

Per quanto riguarda l’Italia, il report rileva un aumento degli incidenti di odio verso gli ebrei, compresi episodi violenti, e la presenza di contenuti antisemiti nei curricula scolastici. Tuttavia, la consapevolezza dell’esistenza e della gravità del fenomeno appare diffusa tra gli studenti: il 64% ritiene che sia presente nel nostro Paese, e il 90% considera molto importante continuare a commemorare la Shoah e ad aumentare la consapevolezza riguardo all’antisemitismo.

(Nella foto, svastica sulla sinagoga Bet Shalom di Washinbton. Fonte: Spokane Police Department)