Marine Le Pen: no alla seconda cittadinanza israeliana e alla kippah

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di Nathan Greppi e Ilaria Myr

Marine Le Pen, leader del Front National (foto Afp)
Marine Le Pen, leader del Front National (foto Afp)

No alla doppia cittadinanza se l’altro è un Paese non europeo, quindi: gli ebrei francesi con passaporto israeliano non potranno tenerlo. Così si è espressa Marine Le Pen, leader del Front national e candidata alle elezioni presidenziali in Francia durante un dibattito televisivo su France 2. “Israele non fa parte dell’Ue – ha spiegato – e non si considera europeo” e quindi il provvedimento riguarderà anche gli ebrei francesi”.

Ma se scelgono quella non europea devono lasciare il Paese? Su questo punto la Le Pen si contraddice. “Sì, chiederò questo a loro e agli altri con nazionalità non europea. Chiedo ai cittadini (anche) israeliani di scegliere la loro nazionalità. Non significa però che se non scelgono quella francese devono lasciare il Paese”.

Commentando quello che descrive come il problema della mancanza di assimilazione da parte degli immigrati, Le Pen ha spiegato perché per gli ebrei sia diverso.

“La Francia può certamente sistemare a lungo termine persone con nazionalità straniera se essi rispettano la Francia e i valori francesi, cosa che è spesso un problema nel quadro dell’immigrazione. Non c’è un problema di questo tipo con Israele”.

Israele, però non è il solo Paese nella lista ‘nera’ della Le Pen. Eccetto la Russia, che viene considerata “parte dell’Europa delle nazioni”, non potranno avere la doppia cittadinanza anche cittadini di Usa e dei paesi nord-africani (molto presenti in Francia).

Le Pen ha giustificato l’invito come parte di quello che chiama “uno sforzo congiunto” per sconfiggere l’estremismo islamista, che “richiede sacrifici da parte di tutti”, ma le sue dichiarazioni sono destinate ad alimentare le polemiche per le posizioni del Front National riguardo gli ebrei. Come infatti dimenticare le dichiarazioni del padre di Marine, Jean-Marie le Pen, fondatore del partito, sulla non esistenza delle camere a gas o le sue battute di cattivo gusto sulla Shoah? Nonostante gli sforzi di Marine di prendere le distanze dal padre, espellendolo anche dal partito, l’ombra dell’antisemitismo rimane sul partito nazionalista.

No alla kippah in pubblico
Pochi giorni prima la Le Pen aveva fatto un’altra dichiarazione preoccupante per gli ebrei all’emittente televisiva israeliana Arutz Shtaim: “Poiché penso che chiunque in Francia dovrebbe ricevere lo stesso trattamento, sostengo anche il divieto di indossare la kippah in pubblico”.

La Le Pen, che ufficialmente ha dato inizio alla sua campagna presidenziale sabato 4 febbraio a Lione, sostiene che impedire agli ebrei di indossare la kippah sia un passo necessario per “combattere l’Islam radicale in Francia”.

“Onestamente, la situazione in cui gli ebrei francesi vivono è talmente pericolosa che coloro che camminano con la kippah sono comunque una minoranza, perché hanno paura,” ha dichiarato nel corso dell’intervista: “Ma soprattutto io credo che quella contro l’Islam radicale dovrebbe essere una lotta comune in cui ognuno dica ‘qui stiamo sacrificando qualcosa’. Magari andranno avanti indossando semplicemente un cappello, ma sarebbe comunque un passo avanti nello sforzo per eliminare l’Islam radicale in Francia”.

La Le Pen ha aggiunto inoltre che “il patriottismo non è mai razzismo”, e ha preso le difese del blocco imposto da Donald Trump sull’entrata negli USA dei cittadini di sette paesi, affermando che “ci sono dozzine di paesi musulmani nel mondo che non sono su questa lista. In compenso, il fatto che vi siano 15 paesi che vietano l’accesso agli israeliani non scandalizza nessuno.”

La leader del Fn ha concluso negando che il suo e gli altri partiti anti-immigrati in Europa (compresa la nostra Lega Nord) siano razzisti: “Amare la patria, voler preservare la cultura e l’identita, e proteggere gli interessi degli americani in America, dei francesi in Francia e degli israeliani in Israele mi sembra più che legittimo”.

In Francia, le elezioni presidenziali si terranno il 23 aprile, con un ballottaggio finale il 7 maggio. Gli ultimi sondaggi danno Marine Le Pen in testa al primo turno delle presidenziali, con circa il 25 per cento. Ma la vedono perdente al secondo turno sia contro il candidato di centrodestra François Fillon (impegnato ora in uno scandalo che cpoinvolge la moglie) che contro il centrista indipendente Emmanuel Marcon.