L’antisemitismo dei neonazisti in Nord Europa durante Yom Kippur

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di Paolo Castellano

In Nord Europa i movimenti neonazisti hanno intensificato le loro attività antisemite durante Yom Kippur, una delle date più sacre del calendario ebraico. Il 28 settembre, i militanti del Movimento di Resistenza Nordica hanno importunato gli ebrei di Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda.

Come riporta il Jerusalem Post, i neonazisti dell’Europa settentrionale hanno organizzato un vero e proprio piano di propaganda antisemita per importunare gli ebrei osservanti che si trovavano riuniti davanti ai luoghi di preghiera. Le campagne antisemite sono state alimentate da poster razzisti posizionati in aree pubbliche, volantinaggio e molestie nei confronti di fedeli di religione ebraica.

I neonazisti del Movimento di Resistenza Nordica hanno dichiarato anche sui loro siti web che la campagna durante Yom Kippur aveva l’obiettivo di “rendere consapevole il popolo nordico delle usanze straniere e del piano del governo sionista sulla regione nordica“. I neonazisti hanno pubblicato parole feroci sull’ebraismo, riferendosi al “cibo kasher, circoncisione e cerimonia del Kapparot”.

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L’associazione neonazista ha inoltre affermato che durante Yom Kippur “gli ebrei ottengono un perdono anticipato per tutte le bugie e le ingiustizie che commetteranno fino al prossimo anno”. Questa affermazione fa parte di una serie di invenzioni antisemite partorite nel Medioevo.

Nel frattempo, la Corte Suprema della Finlandia ha stabilito lo scioglimento e la messa al bando del Movimento di Resistenza Nordica. Era dagli anni Settanta che Helsinki non prendeva una simile decisione. La corte ha infatti stabilito che l’organizzazione neonazista abbia violato i principi della democrazia.

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«I testi pubblicati sulla pagina Web dell’organizzazione hanno attaccato diverse minoranze. Ciò è da considerarsi agitazione contro un’etnia e quindi criminale. Inoltre, l’utilizzo della violenza fa parte delle attività dell’organizzazione», ha sentenziato la corte.

«Alcune attività dell’organizzazione hanno violato direttamente il codice penale. I metodi operativi, considerati illegali, rappresentavano una parte sostanziale delle occupazioni dell’associazione, che si è impegnata limitatamente in altre tipologie di attività».

Ronald S. Lauder, presidente del World Jewish Congress, ha condannato questa nuova ondata di antisemitismo in Europa del Nord. Ha fatto un appello ai legislatori delle altre nazioni nordiche, chiedendo di mettere fuorilegge il Movimento di Resistenza Nordica.