La Sinagoga di Toledo potrebbe tornare Ebraica

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Il Vaticano sarebbe interessato a rientrare in possesso del sito dell’Ultima Cena a Gerusalemme che è uno dei luoghi simbolo della cristianità, dopo la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, la basilica dell’Annunciazione a Nazareth e la basilica della Natività a Betlemme.

In cambio propone di trasferire alla comunità ebraica la storica sinagoga di Toledo, che attualmente è una chiesa che si chiama Santa Maria la Blanca.

La proposta, contenuta in una bozza di accordo fra il governo israeliano e la Santa Sede, giunge alla vigilia della visita ufficiale in Vaticano del presidente Katzav, il prossimo novembre. Si prevede che nel corso della visita vengano concordati i particolari finali per chiudere l’annosa questione dello status delle proprietà cattoliche romane in Terrasanta, il che segnerebbe l’inizio di una nuova era di riconciliazione fra cristiani ed ebrei dopo secoli di ostilità.

La Sala Superiore, che secondo la tradizione cristiana sarebbe il luogo dell’Ultima Cena, dove Gesù avrebbe spezzato il pane e bevuto il vino con gli apostoli prima della crocifissione, si trova in un edificio all’esterno della Chiesa della Dormizione sul Monte Sion che fu per molti anni sede della Chiesa Madre di Gerusalemme e che nel medio evo, fino al 1561, divenne un convento di frati francescani.

La sala ad arco gotico non è quella originale perché venne costruita dai crociati nel 14° secolo, in seguito passò sotto il controllo dei francescani, che sono i custodi dei siti cristiani in Terrasanta. Nel 16° secolo cadde in mano ai turchi ottomani e venne trasformata in moschea, con iscrizioni in caratteri arabi tuttora visibili: vi è una mihrab, una nicchia nel muro che indica la direzione della Mecca.

Dopo la creazione dello Stato di Israele, dato che anche per gli ebrei si tratta di un luogo sacro sotto il quale si troverebbe la tomba di Davide, nella zona sono state ospitate yeshivoth.

Nell’ambito di gesti reciproci distensivi, lo scambio col sito dell’Ultima Cena prevedrebbe quindi il ritorno sotto la giurisdizione ebraica della sinagoga di Toledo risalente al 12° secolo che, dopo la fine del giudaismo in Spagna nel 15° secolo, venne trasformata in chiesa.

Il rinnovato dialogo ebraico-cristiano avviene in coincidenza del 40° anniversario dell’enciclica Nostra Aetate, che segnò – all’epoca del Concilio Vaticano Secondo – la condanna dell’antisemitismo da parte della Chiesa e aprì quindi la via all’instaurazione di relazioni diplomatiche fra Israele e il Vaticano nel 1993.