L’Iran dietro all’attacco bomba contro Israele a Nuova Delhi

di Paolo Castellano

Durante gli ultimi mesi, i servizi d’intelligence indiani hanno fatto progressi nell’individuare i responsabili dell’attacco bomba dello scorso gennaio avvenuto a Nuova Delhi davanti all’ambasciata israeliana. La task-force antiterrorismo dell’India ha individuato una cellula terroristica iraniana legata alla Forza Quds (una componente del Corpo delle guardie iraniane della rivoluzione islamica) come esecutrice dell’attacco.

Come riporta il Jerusalem Post, tra i detriti causati dall’esplosione è stato ritrovato un bigliettino scritto in inglese indirizzato all’ambasciatore israeliano Ron Malka in cui vengono esplicitate le ragioni dell’attacco terroristico: la bomba è stata fabbricata per vendicare gli omicidi del Comandante della Forza Quds Qasem Soleimani nel gennaio del 2020 e dello scienziato nucleare iraniano Mohsen Fakhrizadeh ucciso nel novembre del 2020.

Per di più, gli investigatori sarebbero entrati in possesso di un video di sorveglianza dove s’intravedono due individui che scendono da un taxi nei pressi dell’ambasciata israeliana poco prima dell’attacco bomba.

La squadra antiterrorismo indiana sostiene che i terroristi abbiano impiegato un esplosivo a bassa deflagrazione evitando di coinvolgere i civili perché l’obiettivo era danneggiare Israele e non l’India. «Il fatto che la bomba non fosse di alta intensità, senza obiettivi umani specifici, fa pensare che gli iraniani non volessero entrare in conflitto con una nazione amica come l’India. Ma il messaggio è stato chiaro e la minaccia è reale», ha sottolineato l’intelligence indiana. L’attacco terroristico di matrice iraniana di Nuova Delhi fa infatti parte di una strategia di “guerra asimmetrica” contro lo Stato ebraico.

Tra le altre cose, non è la prima volta che in India accada un simile episodio. Il 13 febbraio 2012 due bombe sono state posizionate sotto le auto diplomatiche d’Israele.

(Foto: the Quint)