Francia: un rabbino aggredito due volte in meno di una settimana da un ragazzo palestinese

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di Nina Prenda
Elie Lemmel, 63 anni, era seduto al tavolino di un bar a Neuilly-sur-Seine, sobborgo residenziale a ovest di Parigi, quando è stato colpito alla testa con una sedia da un giovane di origine palestinese residente in Germania. Lemmel era già stato aggredito la settimana scorsa a Deauville da tre uomini in stato di ebbrezza che lo avevano colpito.

Un rabbino è stato aggredito per la seconda volta in meno di una settimana. Si chiama Elie Lemmel, ha 63 anni ed era seduto al tavolino di un bar a Neuilly-sur-Seine, sobborgo residenziale a ovest di Parigi, quando è stato colpito alla testa con una sedia da un giovane di origine palestinese residente in Germania. L’intervento di un cameriere, che ha assistito alla scena, ha evitato conseguenze più gravi e ha permesso di fermare l’aggressore, arrestato poco dopo. Secondo fonti di polizia, l’aggressore è un giovane di origine palestinese residente in Germania, beneficiario di una forma di protezione simile a quella concessa ai richiedenti asilo.

Il rabbino Lemmel ha riportato una ferita alla testa, giudicata non grave. «Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere a una persona più fragile o a un bambino», ha dichiarato ai giornalisti, tornando nel locale per ringraziare pubblicamente il cameriere. Lemmel era già stato aggredito la settimana scorsa a Deauville, nel Calvados, da tre uomini in stato di ebbrezza che lo avevano colpito. «Mi sono ritrovato a terra, ho immediatamente sentito il sangue scorrere», ha raccontato. Era frastornato e incerto su cosa fosse esattamente accaduto, inizialmente pensando che qualcosa fosse caduto da una finestra o dal tetto, prima di rendersi conto di essere stato aggredito. «Purtroppo, dato che porto la barba e la kippah, ho sospettato che probabilmente fosse quello il motivo, ed è davvero un peccato», ha aggiunto.

Lemmel ha spiegato di essere abituato a «sguardi poco amichevoli, qualche parola spiacevole, persone che passano sputando per terra», ma di non essere mai stato aggredito fisicamente prima di questi due episodi.

La procura di Nanterre ha comunicato di aver aperto un’indagine sull’aggressione di Neuilly per violenza aggravata dal fatto che sia stata commessa per motivi religiosi.

Un uomo trattenuto per interrogatorio presso la stazione di polizia di Neuilly-sur-Seine è stato sottoposto a una valutazione psichiatrica che ha richiesto il suo ricovero, si legge nella nota.

Secondo i documenti di identità in lingua tedesca trovati in suo possesso, l’uomo di 28 anni sarebbe nato nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza.

«Questo gesto ci disgusta», ha scritto su X l’ex Primo Ministro Gabriel Attal riguardo l’aggressione a Lemmel avvenuta venerdì. «L’antisemitismo, come tutte le forme di odio, è un veleno mortale per la nostra società».

L’evento si aggiunge ai fatti della scorsa settimana, quando quattro istituzioni ebraiche sono state imbrattate con vernice verde a Parigi. «Aggredire una persona per la sua fede è una vergogna. L’aumento degli atti antireligiosi richiede la mobilitazione di tutti», ha dichiarato su X il Ministro dell’Interno Bruno Retailleau.