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Ben & Jerry’s, collaboratrice si licenzia accusando l’azienda di antisionismo

Mondo

di Paolo Castellano

Non si calmano le acque dopo le polemiche suscitate dall’annuncio della famosa azienda americana di gelati Ben & Jerry’s di non vendere più i propri prodotti nei punti vendita israeliani di Giudea e Samaria.

Infatti, il 24 luglio, un importante collaboratore dell’azienda di gelati ha annunciato sui social media la fine dei rapporti lavorativi con Ben & Jerry’s.

Stiamo parlando di Susannah Levin, una grafica di New York, che ha lavorato con l’azienda americana per più di 20 anni. Come riporta The Times of Israel, Levin ha definito “spregevole” la decisione di non vendere i gelati negli insediamenti israeliani. La grafica ha infatti definito antisionismo tale atteggiamento, accostandolo all’antisemitismo.

«Con effetto immediato, dopo 21 anni lascio il mio lavoro presso Ben & Jerry’s a causa della dichiarazione su Israele. Se vuoi capire il mio gesto, guarda questo meraviglioso video del grande rabbino Jonathan Sacks», ha scritto Levin in un messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook.

Il video citato è una riflessione di cinque minuti che Rav Jonathan Sacks fece sulla connessione tra antisemitismo e antisionismo. La clip venne pubblicata nel 2019 sulla piattaforma YouTube.

«Il video spiega come l’antisionismo sia un nuovo antisemitismo. La mia risposta a Ben & Jerry’s è una reazione a questa tendenza spregevole e io non ne farò parte», ha sottolineato la collaboratrice dimissionaria dell’azienda di gelati.