Il palazzo in cui sorgeva la sinagoga di Ostiano Cremona)

La sinagoga di Ostiano: un Luogo del cuore del FAI da votare

Italia

di Rosanna Supino
L’anno scorso aveva raggiunto 300 voti: quest’anno l’obiettivo è arrivare a 2000 voti per portare la sinagoga di Ostiano (Cremona) all’attenzione del Fondo Ambientale Italiano (FAI) per ristrutturarlo.

Basta entrare nel sito del FAI, cercare “sinagoga Ostiano” e fare un click.

Riportiamo alcune informazioni  sulla Comunità di Ostiano tratte da wikipedia e dal sito http://www7.tau.ac.il/omeka/italjuda/items/show/659.

La Sinagoga di Ostiano

L’edificio cinquecentesco della sinagoga nacque come Casa del governatore nel cortile del castello Gonzaga. Nel 1619 Francesco Gonzaga, marchese di Ostiano e vescovo di Mantova, ne cedette la proprietà in parti uguali alla parrocchia di Ostiano e al convento francescano dei Santi Gaudenzio e Alessandro. La comunità ebraica di Ostiano ne ebbe possesso dal 1713, avviando opere di abbellimento e sopraelevando l’edificio di un piano per accomodare la sinagoga e il matroneo. Per due secoli la sinagoga fu il centro della vita della fiorente comunità locale.

La sala di preghiera si presenta come un ampio ambiente rettangolare a volte, illuminato da tre grandi finestroni volti a mezzogiorno. L’aron era collocato in una nicchia. Ai piani inferiori, nei locali cinquecenteschi, erano locati gli ambienti di servizio della comunità.

Con il declino demografico della comunità la sinagoga venne chiusa agli inizi del Novecento. I preziosi arredi andarono dispersi. Dopo la seconda guerra mondiale l’edificio, di proprietà privata, cadde in abbandono.

Il 3 febbraio 2006, in seguito a una forte nevicata, è crollato il tetto dell’edificio, compromettendo ulteriormente lo stato di preservazione della struttura, delle decorazioni murarie e degli stucchi cinquecenteschi. Nel 2008 il Comune di Ostiano è intervenuto all’acquisto dell’immobile ed ha avviate le procedure per il recupero e restauro della sinagoga ma…..

A Ostiano la presenza ebraica presumibilmente risale all’inizio del XVI secolo: dai responsa del rabbino Azriel Diena risulta che vi era più di un minyan (quorum) di ebrei a Ostiano, nel 1521, e che l’insediamento era stato iniziato da ebrei italiani, cui si erano aggiunti, in seguito, ashkenaziti. Dai responsa del rabbino Yehudah Minz e del rabbino Meir da Padova si desume, poi, l’esistenza di un banco feneratizio nella località.

Da una lettera scritta, nel 1548, dal cardinale Ercole Gonzaga (vescovo di Mantova e amministratore di Ostiano per conto di Vespasiano Gonzaga) alla “Magnifica Comunità”, si evince l’esistenza di un processo (di cui si ignorano i particolari) allora in corso contro un ebreo di Ostiano.

Dopo meno di un trentennio, il vescovo di Brescia (della cui diocesi faceva parte Ostiano), convocò il clero diocesano e promulgò le “Costituzioni sinodali”, stampate nel 1575, in cui, tra l’altro, tentò di limitare il più possibile le occasioni di contatto tra la popolazione ebraica e quella cristiana, prescrisse il segno distintivo (berretto giallo per gli uomini e velo giallo per le donne) ed esortò a non affittare agli ebrei case e poderi e a rifuggire dalle cure dei medici ebrei.         

Tra i libri espurgati, in seguito ai provvedimenti presi nel 1595 dal vescovo di Mantova, vi erano anche quelli della Comunità ebraica di Ostiano.

Il “Sacro monte” (antesignano locale del Monte di Pietà, di cui non sappiamo l’anno di fondazione) venne ricostruito e rimpinguato finanziariamente da frate Francesco Gonzaga, divenuto signore di Ostiano: il Gonzaga, d’altro canto, si premurò di avere il permesso papale per l’attività feneratizia ebraica nel suo territorio, al fine di venire incontro al fabbisogno economico della popolazione senza interferire con l’attività del Monte.

Nel 1596 fu elargita la concessione papale per tenere il banco feneratizio a Michele del fu Simone Porto, per quindici anni, con i privilegi dei prestatori ebrei attivi dentro e fuori del dominio della Chiesa.

Nel 1611 ottennero licenza di prestare Marco del fu Michele Porto e Simone e fratelli, figli del fu Israele Finzi, mentre nel 1619 la ebbero i fratelli Finzi (Simone, Emanuele, Isacco e Naftali) e Angelo Porto. Infine, nel 1633, una proroga di dodici anni fu concessa a Marco Porto e a Giacobbe e Isacco “De Frizzis” (Finzi?).

Durante il primo quarto del XVII secolo, fra’ Francesco Gonzaga elaborò i Privileggi delli Hebrei in Hostiano, per regolare, tra l’altro, i rapporti tra ebrei e cristiani: di tali Privileggi  è stato perduto l’originale, ma il loro contenuto si può desumere da un compendio di epoca posteriore. Tra i punti salienti, figurano quelli relativi a chi eseguiva lavori temporanei o prestava saltuariamente servizi nelle case ebraiche, cui veniva proibito di mangiare insieme agli ebrei o di mangiare cibi legati alla religione ebraica (come le “azime”).

Negli anni Trenta del XVIII secolo è attestata a Ostiano la dimora dei fratelli  Isacco, Giuseppe, Giacobbe e Samuele Frizzi (De Fritiis), di Angelo Raffaele Frizzi e dei fratelli Mosè e Pacifico De Joanis, cui vennero date in enfiteusi le case abitate dai correligionari locali. Le migliorie apportate dai neo-livellari a tali case suscitarono il malcontento della popolazione, presumibilmente in concomitanza con il fatto che il prestito sembrava essere, all’epoca, gestito solo dagli ebrei .

Per contrastare il banco ebraico, il Comune si rivolse al duca di Guastalla, chiedendo il ripristino del tasso feneratizio ebraico al 7% ed altri provvedimenti restrittivi, tra cui l’obbligo di vendere ai cristiani gli immobili comprati derogando dai “Sacri Canoni”, ivi compresi gli immobili ottenuti in saldo dei debiti, e il divieto di far pignorare i debitori, senza previa autorizzazione del tribunale.

L’esito del ricorso non è noto, tuttavia, dopo il passaggio all’Austria nel 1746, gli ostianesi, capeggiati dal Podestà, cercarono nuovamente di opporsi al prestito ebraico, invocando da Maria Teresa l’istituzione di un Monte di Pietà, in sostituzione del “Sacro Monte”, caduto in disuso.

Nel 1760 fu eletto il cosiddetto “Nuovo Monte di Pietà”, sito in Porta Spinata, ma gli ebrei continuarono l’attività feneratizia con la popolazione dei limitrofi paesi bresciani, sotto la giurisdizione di Venezia.

Oltre una trentina d’anni dopo il passaggio all’Austria, le autorità si informarono del numero degli ebrei abitanti nel territorio dell’ex principato di Bozzolo (che non erano aggregati alla Comunità di Mantova), ma i dati relativi non sono pervenuti.
L’ostilità del Comune di Ostiano nei confronti degli ebrei ebbe fine con l’avvento napoleonico.  

Vita comunitaria

L’unico documento rimastoci, relativo ad un’istituzione comunitaria a Ostiano, riferisce dell’esistenza, verso il 1780, di un asilo in Castello per gli ebrei di passaggio, che avrebbero potuto usufruire di vitto e alloggio gratuiti per tre giorni.      

Attività economiche

Dopo il passaggio di Ostiano sotto la corona austriaca, il tasso feneratizio praticato dal banco (tenuto dalla famiglia Frizzi) era del 14% per i locali e del 18% per i forestieri.

Luogo di residenza degli ebrei

Il Castello, fatto costruire all’inizio del XVI secolo dai Gonzaga,  in posizione sovrastante il borgo di Ostiano, essendo separato dalle abitazioni cristiane, venne deputato a luogo di residenza degli ebrei, che presero dimora, tra l’altro, nel palazzetto costruito per i Gonzaga, ma disertato da questi.  Nel palazzetto, detto la “Casa del governatore”, e in un’altra casa adiacente essi vissero nel secolo XVII, sino a che, nel 1731, l’affitto fu mutato in enfiteusi, dopo di che, la “Casa del governatore” venne ampliata e abbellita dagli ebrei che vi vivevano.   

Sinagoga

Nel XVIII secolo, la sinagoga, dotata anche di matroneo, si trovava nella parte della cosiddetta “Casa del Governatore” che era stata fatta ingrandire dagli ebrei. Alla sinagoga si accedeva dal portone dell’edificio, salendo quattro rampe di scale, mentre delle porte interne permettevano l’accesso senza passare per la strada.

Cimitero

Non è rimasta traccia dell’antico cimitero ebraico di Ostiano: un terreno, acquistato presumibilmente dalla Comunità ebraica dopo il 1780 e sito in località Montagnetta, venne adibito a luogo di sepoltura in seguito alle disposizioni napoleoniche sui cimiteri (1806).

Personaggi famosi

Nacque a Ostiano nel 1756 Benedetto Frizzi (Ben Zion Refael ha-Kohen), medico, studioso di giudaistica e prolifico autore di opere riguardanti vari ambiti del sapere. Il Frizzi scrisse l’opera (pubblicata anonima) Difesa contro gli attacchi fatti alla nazione ebrea, che fu di aiuto agli ebrei contro la virulenta presa di posizione del conte d’Arco, al tempo del dibattito sulla loro posizione nell’Impero, accesosi sotto Giuseppe II. Osteggiato dai circoli ebraici conservatori mantovani per una delle sue opere, emigrò, dopo il 1789,  a Trieste, dove, più tardi, fu in contatto con Shemuel David Luzzatto.

(Foto: © Alberto Jona Falco)