Milano: Sala respinge la manifestazione di Forza Nuova del 14 gennaio. La replica del movimento: “Venga e spieghi le sue ragioni”

Italia

di Ilaria Myr

La locandina della manifestazione di Forza Nuova per il 14 gennaio
La locandina della manifestazione di Forza Nuova per il 14 gennaio

Non si placano le polemiche nate intorno alla manifestazione organizzata dal movimento di estrema destra Forza Nuova per il 14 gennaio nel centro a Milano: una manifestazione ‘per la sovranità’, che ha subito suscitato le reazioni dei movimenti antifascisti. Immediato l’intervento del sindaco Giuseppe Sala, che aveva respinto l’organizzazione della manifestazione, dichiarando: “Milano condanna con fermezza ogni manifestazione violenta, neonazista, neofascista, razzista o xenofoba. Faremo quanto in nostro potere per impedire l’organizzazione di incontri di questa natura nei luoghi pubblici della nostra città”.

La reazione di Forza Nuova non si è fatta attendere. Sulla pagina Facebook il leader del movimento Roberto Fiore si rivolge direttamente al primo cittadino, invitandolo a partecipare alla manifestazione: “La presa di posizione del Sindaco di Milano, sul nostro diritto a manifestare, dimostra che gli attacchi a Forza Nuova si basano solo su una logica; Forza Nuova dice la verità e pertanto le va impedito di parlare. Sala deve rispondere agli italiani e ai milanesi del fatto che la sua città sia in mano alla criminalità, all’emergenza sanitaria e alla minaccia terrorista: lo invitiamo quindi a venire e parlare alla nostra manifestazione e spiegare le sue ragioni: non gli chiederemo dell’ avviso di garanzia ma piuttosto di cosa sta facendo per la fascia crescente di poveri a Milano”.

L’annuncio e le reazioni
Al centro delle polemiche la manifestazione annunciata il 6 gennaio dal movimento per il 14 gennaio prossimo nel centro di Milano alle ore 17.30 (imprecisato il punto di ritrovo).
“Inutile attendere:
No ai governi delle banche!
A casa i politicanti incollati alle poltrone!
Fuori dai salotti TV, i patrioti scendono in piazza!”.
Questo il messaggio postato sulla pagina Facebook del movimento, sotto una locandina che rimandava chiaramente alle adunate degli anni ’20 e ’30. Locandina che, provocatoriamente, dopo le prime reazioni, è stata sostituita da un’altra che richiama invece le manifestazioni bolsceviche  Lenin.

L’annuncio aveva subito suscitato forti reazioni da parte dei movimenti antifascisti, che avevano invocato l’intervento del Sindaco. “Milano, capitale della Resistenza, non può più tollerare che la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi venga continuamente oltraggiata”. E’ la denuncia, in un comunicato, del presidente dell’Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati, in merito all’annuncio della manifestazione di Forza Nuova prevista per sabato 14 gennaio a Milano. “Questo ennesimo provocatorio episodio è particolarmente preoccupante anche perchè è previsto proprio a ridosso del Giorno della Memoria nel quale si ricordano la Shoah, le famigerate leggi antisemite del 1938, la deportazione politica, operaia e quella dei 650mila militari italiani catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943”, aggiunge Cenati. Conclude il presidente milanese dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia: “L’Anpi Provinciale di Milano chiede alle istituzioni e alle pubbliche autorità di intervenire tempestivamente perchè Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, non venga ulteriormente oltraggiata da iniziative promosse da organizzazioni che si pongono in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e con le leggi Scelba e Mancino”.

La condanna è poi arrivata anche dal sindaco di milano Giuseppe Sala, che ha dichiarato di volere impedire l’organizzazione della manifestazione,  chiedendo “alle autorità preposte di vigilare attentamente sull’annuncio della manifestazione di Forza Nuova prevista il 14 gennaio, per impedire che nella nostra città si verifichino episodi di illegalità e di apologia di fascismo”.

Apprezzamento per la presa di posizione di Sala era arrivato dalla Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, che ha sottolineato come la difesa della libertà di espressione sia un valore da tutelare ma non si possa applicare a movimenti che propugnano tesi fasciste, antisemite e razziste e che si pongono al di fuori dell’ordinamento.