Shoah e Memoria. Milano rifiuta l’indifferenza

Italia

di Ilaria Myr

Con una cerimonia sobria ma solenne, sono state deposte il 24 gennaio due corone davanti all’Hotel Regina, sede del comando SS e Quartiere generale della Gestapo negli anni 1943-1945, in via Silvio Pellico a Milano, dove dal 2008 c’è una lapide che ricorda le vittime che in quel luogo furono torturate e uccise dai nazisti – partigiani e antifascisti, ebrei e non ebrei. Numerosi gli interventi che si sono seguiti durante l’evento, patrocinato dal Comune di Milano, Fondazione Memoria della Deportazione, Comunità Ebraica di Milano, Comitato Permanente Antifascista.

“È fondamentale anche oggi non essere indifferenti al destino dell’uomo e dare la giusta importanza alla vita dell’essere umano – ha spiegato Daniele Nahum (foto a sinistra) -. Spesso si sente dire ‘Italiani brava gente’: purtroppo invece tutto ciò che è successo – dal Binario 21 alla retata del Ghetto di Roma – è stato possibile grazie al contributo dei fascisti e di tutti coloro che sono stati indifferenti nei confronti di chi era in pericolo. In un’epoca di rigurgiti antisemiti, islamofobia e razzismo inaccettabili, non bisogna mai dimenticarsi di chi sta male”.

In quest’ottica, un ruolo fondamentale è quello svolto dai luoghi “della memoria”, in cui si svolse la tragica storia di quegli anni. “A Milano sta nascendo un percorso della memoria – ha dichiarato Roberto Jarach, vice presidente del Memoriale della Shoah e dell’Ucei -, di cui fanno parte il Memoriale e l’Hotel Regina, e a cui andranno ad aggiungersi tanti altri luoghi della città. In questo modo la città di Milano vuole restituire l’identità ai 774 concittadini ebrei che furono deportati ad Auschwitz e che furono privati della loro dignità umana”.

“Stiamo battendoci per fare riconoscere la Loggia dei Mercanti come luogo della memoria – ha aggiunto Roberto Cenati, Presidente ANPI -. Ci batteremo fino in fondo perché questo luogo sia tolto dal degrado”.

Ma l’impegno per la rivalutazione dei luoghi della memoria interessa anche altre località: si pensi alla colonia di Selvino, dove furono salvati migliaia di bambini, ebrei e non, durante e dopo la guerra, al centro di una petizione organizzata dallo storico e giornalista Marca Cavallarin.

Pisapia: “Non voltate la testa davanti ai soprusi

In tarda mattinata, si è poi tenuto a Palazzo Reale l’incontro intitolato “Il valore della testimonianza”, a cui hanno partecipato oltre 300 studenti di licei milanesi, fra cui anche quello della Scuola della Comunità: hanno però potuto seguire la mattinata scuole di tutta Italia grazie alla diretta streaming. Sono intervenuti il sindaco Giuliano Pisapia, Sindaco del Comune di Milano, Venanzio Gibillini, deportato a Flossenburg e Dachau, e Liliana Segre, deportata a Auschwitz, che hanno commosso e coinvolto tutti i presenti con le loro tragiche testimonianze.

 

“Non si costruisce il futuro senza storia – ha dichiarato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia -. La memoria e il ricordo sono la garanzia di un futuro e di una democrazia basata sul rispetto reciproco. Il fascismo e il nazismo riuscirono a perpetrare crimini atroci anche perché molti non vollero prendersi il rischio, non vollero ribellarsi, anche qui a Milano. Allora a voi giovani dico: quando c’è un sopruso PRENDETE POSIZIONE, non voltate la faccia, non siate indifferenti: perché anche una presa in giro può essere il primo passo verso soprusi ben più grandi”.

A margine del suo intervento, abbiamo chiesto al Sindaco cosa vuole dire oggi per Milano avere un luogo come il Memoriale della Shoah. “Significa potere evitare che qualcuno possa dire “tutto ciò non è successo – ha spiegato a Mosaico -. Ed è fondamentale per lavorare sull’altro importante messaggio, quello della pericolosità dell’indifferenza: con questi luoghi possiamo davvero insegnare ai giovani quanti lontano può portare l’indifferenza verso il destino degli altri. Oltre al memoriale della Shoah, Milano ha il Giardino dei Giusti e per l’Expo 2015 sarà pronta la Casa della memoria, nel quartiere Isola, in cui saranno raggruppate tutte le associazioni che impegnate nel ricordo di partigiani, deportati di guerra e vittime del terrorismo.