Mettiti nelle mie scarpe, non restare indifferente.  Nasce in Italia Empatia, rete solidale a 360 gradi

Italia

di Redazione

«Mettersi nei panni dell’altro e, camminare con le sue scarpe, è un atto “rivoluzionario” che richiede il coraggio di provare a frequentare la vita di un’altra persona. Questa iniziativa esperienziale offre l’opportunità di incontrare qualcuno che potremmo non incontrare mai e in questo modo conoscere il volto di una Milano inclusiva, capace di dare ascolto alle fragilità e ai successi dei propri cittadini, e così contribuire alla crescita del senso di appartenenza a una comunità accogliente e coesa». Così parla Petra Mezzetti, presidente di Fondazione Empatia Milano in occasione della inaugurazione della versione italiana dell’opera esperienziale di Empathy Museum di Londra. Dal 21 al 28 Settembre, Fondazione Empatia Milano insieme a Levi’s, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, portano nel capoluogo lombardo la maxi installazione dell’artista Clare Patey: una gigantesca scatola di scarpe dove scegliere e indossare un paio di calzature per camminare “nelle scarpe degli altri” ascoltandone le storie. L’opera d’arte ‘A Mile in My Shoes’ si basa sul concetto di empatia elaborato dal filosofo Roman Krznaric, tra i più popolari pensatori britannici del nostro tempo: non una dote innata che abbiamo o non abbiamo dalla nascita, bensì una capacità che può essere sviluppata e allenata.

«Empatia è la scoperta dell’altro come individuo che pensa, prova emozioni e agisce nel mio stesso mondo con una prospettiva autonoma altrettanto sensata della mia», spiega Laura Boella, docente di Filosofia dell’Università di Milano, membro del comitato etico di Fondazione Empatia Milano. Esperienze, vissuti personali, mondi, sensibilità con cui entrare in risonanza, senza giudizi e pregiudizi, per smontare clichè, idee precostituite e partiti presi.

Con questo spirito, che oggi in epoca post pandemica assume un nuovo e più ampio valore per ri-umanizzare il mondo, Fondazione Empatia Milano (FEM) produce e riadatta per l’Italia l’iconica opera dell’artista inglese Clare Patey (Direttrice di Empathy Museum) che traduce in un allestimento esperienziale l’espressione inglese ‘mettersi nei panni di qualcuno’ (walk a mile in someone’s shoes): una gigantesca scatola di scarpe, dove chi entra sceglie un paio e, indossandolo, cammina per dieci minuti ascoltando una storia raccontata dalla voce del protagonista.

Trentuno podcast originali (21 in italiano e 10 in inglese) testimoniano storie reali di ordinaria fatica e quotidiana normalità della città di Milano e non solo, per stimolare l’esercizio empatico, proponendo intenzionalmente anche prospettive e punti di vista disturbanti e sconosciuti.

L’evento, per il quale è stato chiesto Patrocinio al Comune di Milano, è realizzato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano (FCM), che sostiene progetti di utilità sociale per promuovere la partecipazione e la solidarietà e rispondere ai bisogni della nostra comunità di cittadini milanesi.