Panorama dall'alto di Alessandria

Dopo la segnalazione di Mosaico per contenuti basati su pregiudizi antisemiti, l’ODG del Piemonte censura il direttore di Alessandria Oggi

Italia

di Redazione
“George Soros, speculatore ebreo”; “tra gli italiani nella lista, almeno tre sono ebrei” (seguono nome e cognome). E poi, dulcis in fundo, la frase che fa pensare di essere negli anni ’30. “Noi non abbiamo niente contro gli ebrei ma non si può negare che siano sempre fra i piedi. Non se ne può più”. 

Questo si leggeva il 3 dicembre 2019 sulla testata Alessandria Oggi diretta da Andrea Guenna (nel passato già autore di articoli non lusinghieri nei confronti degli ebrei) spingendo la redazione di Mosaico a fare una segnalazione all’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. In data 10 dicembre 2019 il direttore Guenna firmava un articolo intitolato “Per la comunità ebraica noi siamo razzisti e antisemiti” in cui tornava, in modo molto goffo, su quello che era stato scritto, dicendo, fra le altre cose: “Gli è che quando scriviamo che non se ne può più perché gli ebrei sono sempre fra i piedi, non vogliamo offendere nessuno ma affermare, con un pizzico di ironia, che in questo caso l’influenza degli ebrei è sensibile, come quando abbiamo scritto che a Casale conta di più la famiglia ebrea dei Carmi del sindaco, e probabilmente è vero. Sarà perché i discendenti di Giacobbe sono molto solidali fra loro ed hanno sviluppato capacità e sensibilità particolari che li rende più forti, ma le cose stanno così”.

Dopo mesi di valutazione e un’audizione con il responsabile, il Consiglio di Disciplina Territoriale dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha deliberato la censura di Guenna (secondo l’art. 53 della legge 69/1963).

“L’iscritto, convocato in data 23 giugno, durante l’audizione riferiva di non aver inteso offendere le persone di religione ebraica e si offriva di pubblicare un articolo riparatore di scuse – si legge nell’atto giudiziario del 10 luglio recapitato in redazione in data odierna -.  Cosa che effettivamente è poi avvenuta, sempre in data 23 giugno. Il testo – pur ineccepibile nella sua formulazione – giungeva però tardivamente, a distanza di mesi dalla prima pubblicazione oggetto dell’esposto e soltanto dopo l’avvenuta audizione in sede di procedimento disciplinare e non nell’immediatezza”.

Ringraziando per l’operato l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, la redazione di Mosaico si rallegra di essere riuscita a sollevare l’attenzione degli organi preposti su un utilizzo scorretto dell’informazione, che può solo alimentare odio e pregiudizi.