Baveno ricorda le 14 vittime dell’eccidio nazista con pietre d’inciampo

Italia

di Redazione
Sono 14 le pietre d’inciampo che sono state poste venerdì 2 febbraio sul lungolago di Baveno, sul Lago Maggiore.
La commemorazione è partita da Palazzo di città dove si è formato il corteo che poi ha fatto tappa sul lungolago verso viale della Vittoria in direzione dell’area “rosa dei venti”.

Le pietre d’inciampo sono un progetto del Consiglio comunale dei ragazzi ma il recupero della memoria di quel che accadde più di 80 anni fa, ha ricordato il sindaco, Alessandro Monti, “è iniziato nei giorni immediatamente successivi alla strage, quando le SS fecero leggere al podestà una lettera apocrifa in cui le vittime facevano sapere di essere stati arrestati perché ebrei, essere prigionieri in un campo di concentramento e di essere trattati bene”. Un lungo percorso di recupero della memoria riconosciuto da Rossella Bottini Treves, portavoce della comunità ebraica di Vercelli, Novara, Biella e Verbano Cusio Ossola, che ha reso onore alla memoria del parroco, don Alfredo Fomia, e del rabbino Andrea Richetti.
Presente anche Milo Hasbani, vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che ha dichiarato: “Questi sampietrini restituiscono un nome e un’identità alle persone a cui furono strappate durante la Shoah”.

L’evento ha avuto il Patrocinio e la collaborazione dell’Associazione Partigiani del VCO e del Vergante, Associazione Casa della Resistenza, Istituto storico della Resistenza Piero Fornara, Comunità Ebraica VCO, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.