Asti: bagni chimici davanti all’ingresso della Sinagoga

Italia

di Redazione

“Seppure sia pienamente comprensibile la necessità di installare dei bagni chimici per visitatori del mercatino natalizio, riteniamo assurda e irrispettosa la decisione di installare gli stessi proprio davanti a un luogo di culto nonché museo cittadino anche in considerazione della concomitante festività ebraica di Chanukkah che cade proprio tra domenica 18 dicembre e lunedì 26 dicembre. Auspichiamo pertanto l’immediata rimozione dei sopracitati bagni chimici anche dall’attuale collocazione altrettanto oltraggiosa per un luogo cosi importante per gli astigiani e per l’intera comunità ebraica”.

Queste le parole inviate dal presidente della Fondazione Elisabeth de Rothschild, Yehoshua Bubola Levy de Rothschild, dopo la collocazione di 6 bagni chimici vicino all’ingresso della sinagoga della città, in via Ottolenghi n.8.

“Riteniamo incomprensibile questa indecorosa decisione, priva di buon senso e di rispetto nei confronti non solo della Comunità Ebraica, ma anche nei confronti dell’intera collettività, sensibile alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico astigiano”, si legge nella lettera, che ripercorre il ruolo importante nella storia dell’edificio e della comunità ebraica, che annovera nomi eccellenti e rappresentativi non soltanto per la città, ma anche per la storia del Piemonte: “Isacco Artom, segretario di Cavour, Alessandro Artom, inventore del radiogoniometro e collaboratore di Marconi e la famiglia Ottolenghi, mecenati e benefattori. La città di Asti ricorda in modo particolare Olga e Leopoldo Iona, a cui oggi è dedicata una scuola media in loro memoria”.
Nella lettera si ricorda anche l’importanza del mondo ebraico per tutta la regione Piemonte, che, con 12 sinagoghe, “è la regione italiana con il più alto numero di templi israelitici sul suo territorio: uno straordinario patrimonio da preservare e valorizzare”.

Da qui la richiesta al Sindaco e al Comune di rimuovere i bagni chimici che, nonostante siano stati spostati rispetto a una prima collocazione, sono comunque di fronte all’ingresso.