Angelosanto, il capo dei Ros diventa coordinatore per la lotta all’antisemitismo

Italia

di Nathan Greppi
Nel corso della sua conferenza a Palazzo Chigi di giovedì 4 gennaio, la premier Giorgia Meloni ha annunciato di aver scelto una nuova figura per il ruolo di coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo: Pasquale Angelosanto, già generale dei Carabinieri e comandante del ROS dal 2017 al 2023. Andrà a sostituire il prefetto Giuseppe Pecoraro, che ricopriva la carica dal gennaio 2023.

“Il prefetto Pecoraro si è dimesso per ragioni personali dal suo incarico”, ha dichiarato la Meloni, aggiungendo che “siamo in procinto di nominare il generale Angelosanto, già capo del Ros”; una figura che secondo lei è “molto autorevole per occuparsi di questa materia”.

Chi è Angelosanto

65 anni, con incarichi di comando nel corpo dei Carabinieri sin dagli anni ’80, il generale è diventato famoso nel 2023 per aver portato all’arresto del mafioso latitante Matteo Messina Denaro. Più in generale, la sua carriera si è incentrata per oltre trent’anni in particolare alla lotta al crimine organizzato: dal 1987 al 1992 è comandante del Nucleo Operativo del Gruppo Napoli II, e in questa veste nel 1992 fa arrestare il boss latitante della camorra Carmine Alfieri. Dal 2009 al 2012 è comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, dove raggiunge diversi risultati nel contrasto alla ‘ndrangheta.

Negli anni ’90 e 2000 si è occupato anche di lotta al terrorismo: a Roma, ha seguito le indagini sugli omicidi dei professori Massimo d’Antona e del Marco Biagi, uccisi dalle Brigate Rosse.