di Redazione
Il 23 aprile al Campo della Gloria al Cimitero Maggiore di Milano l’arcivescovo del capoluogo lombardo, mons. Mario Delpini, e il presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani, hanno commemorato i caduti della guerra di Liberazione, alla presenza del presidente del Comitato provinciale dell’Anpi, Roberto Cenati, e della vicesindaco del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.
“Eravamo in pochi ma la presenza era simbolica per ricordare insieme chi è caduto per liberare il nostro paese dal nazifascismo – è quanto ha dichiarato Milo Hasbani dopo la cerimonia -. Quest’anno non potremo essere presenti alle celebrazioni organizzate dal Comune, in forma ridotta a causa delle misure sanitarie, ma domenica 26 aprile ci troveremo tutti insieme, in uno spazio virtuale, per ricordare la Liberazione e contemporaneamente festeggiare la rinascita della Milano ebraica”. All’evento virtuale parteciperanno tra gli altri, il rabbino capo di Milano rav Alfonso Arbib e della Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. A introdurre l’iniziativa, l’assessore alla Cultura Gadi Schoenheit.
“Sta a noi fare nostri i valori per i quali hanno dato la propria vita i Combattenti per la Libertà, gli oppositori politici, gli ebrei milanesi, i militari italiani, deportati nei lager nazisti – ha dichiarato Roberto Cenati (Anpi) durante la cerimonia -: quelli della solidarietà, della dedizione al bene comune, quanto mai attuali in questa drammatica fase generata dalla pandemia di coronavirus. Sono valori in netto contrasto con i nazionalismi, le chiusure egoistiche, la deriva xenofoba e antisemita, che sta investendo l’Europa e il nostro stesso Paese. La Resistenza, con il contributo fondamentale degli Alleati e della Brigata Ebraica ha sconfitto 75 anni fa il nazifascismo e ha ridato la libertà a tutti noi. Ecco perché il 25 aprile è una data nella quale tutti gli italiani che credono nei valori della libertà, della democrazia e della Costituzione repubblicana si devono riconoscere”. “Uomini e donne della Resistenza hanno creduto a una promessa, hanno compiuto le loro imprese, hanno sofferto e rischiato, hanno pagato con la vita la speranza di un Paese libero, di un popolo unito da valori condivisi e liberamente scelti”, ha affermato il cardinale Delpini ricordando i caduti per la libertà.
“In questa celebrazione mancano i ragazzi delle scuole che spesso hanno animato questa cerimonia con un percorso di preparazione. – le parole della vicesindaco Scavuzzo – Per me è una festa di tutti e se in passato abbiamo avuto delle divisioni oggi la forza della democrazia e della libertà sta nella nostra Costituzione che deve essere di tutti”.