A Forlì qualcuno vorrebbe l’Aeroporto “Benito Mussolini”

Italia

Il piccolo aeroporto di Forlì “Luigi Ridolfi” mette in  collegamento le zone del centro-Italia con alcuni centri dell’Europa centro orientale – Timisoara,  Cluj, Sofia, Katowice, Tirana.

Tuttavia i circa 300.000 passeggeri l’anno che transitano per Forlì evidentemente non sono sufficienti a tenere in attivo il bilancio dell’aereoporto Ridolfi. E così per rilanciarne le sorti, il rappresentante degli industriali locali, Massimo Balzani, ha avuto un’idea: intitolare l’aeroporto a Benito Mussolini.  In fondo, spiega Balzani, “fu il Duce a volere questo scalo, e il suo nome potrebbe garantirgli maggiore visibilità”. “Un volano, è proprio il caso di dirlo, per il turismo. Come se per sollevare l’economia a Berlino pensassero di dedicare una stazione ferroviaria a Hitler” ha commentato Simone Canettieri su Linkiesta, dandone la notizia.

Come scrive Canettieri, molti la considerano non solo un’idea inaccettabile ma anche una provocazione, un modo come un altro per tenere desta l’attenzione sul problema dell’areoporto.
“Un’idea sbagliata, strumentale, del tutto fuori luogo” ha detto per esempio il consigliere regionale Thomas Casadei, che va contrastata immediatamente con «una mobilitazione pacifica di tutti i cittadini”.
Gli esponenti del PD forlivese hanno bollato invece la proposta con un semplice e chiaro “Irricevibile”, dalla quale non si comprendono nemmeno quali vantaggi deriverebbero per l’economia locale. “Vogliamo archiviarla come una stravagante e inaccettabile provocazione” – hanno dichiarato Marco di Maio e Paride Maretti, segretario territoriale e segretario comunale del Pd forlivese.

Il 5 e il 17 settembre del 1944, all’aeroporto di Forlì avvennero due eccidi di ebrei, fucilati dai nazifascisti e gettati nelle fosse aperte dai bombardamenti. Tra di loro, Gaddo Morpurgo, un giovane ebreo italiano di 24 anni, che era stato arrestato a Urbino da un fascista italiano, uno dei tanti seguaci di Benito Mussolini.