di Anna Coen
In un momento in cui le notizie dal Medio Oriente continuano a suscitare attenzione e preoccupazione, arriva qualcosa che riaccende l’orgoglio e la speranza: Israele invierà la sua prima astronauta nello spazio con la NASA. Una svolta storica, che conferma ancora una volta come questo piccolo Paese non si arrenda mai e continui a brillare anche nel panorama scientifico e tecnologico globale.
Israele punta alle stelle
L’annuncio è arrivato direttamente dalla 20ª Conferenza Spaziale Internazionale Ilan Ramon a Tel Aviv. Il ministro dell’Innovazione, della Scienza e della Tecnologia, Gila Gamliel, ha dato la notizia che in questi giorni sta facendo il giro del mondo: «Abbiamo ricevuto il via libera dalla NASA, ora parte la ricerca della nostra astronauta tra le donne più qualificate del Paese».
Non è solo una questione di prestigio, ma anche di futuro. L’industria spaziale israeliana sta crescendo rapidamente e potrebbe raggiungere un giro d’affari di 15 miliardi di shekel nei prossimi decenni. Questo significa investimenti, innovazione e nuove opportunità per le menti brillanti di Israele.
Dalla tragedia al sogno
Il nome della conferenza non è scelto a caso. Ilan Ramon, il primo astronauta israeliano, perse la vita nel disastro dello Space Shuttle Columbia nel 2003. Un evento che ha segnato profondamente Israele e la sua comunità scientifica. Ma da quella tragedia è nato un nuovo impegno: guardare avanti, investire nel futuro, non arrendersi. «Questa astronauta sarà un simbolo di progresso e continuità, portando avanti l’eredità di Ramon con orgoglio», ha dichiarato Gamliel.
Anche il presidente Isaac Herzog ha voluto sottolineare l’importanza di questo momento con un videomessaggio da New York: «Non stiamo solo esplorando lo spazio, ma trovando nuovi modi per usare la tecnologia a beneficio dell’umanità». Ha quindi aggiunto: «Israele, nonostante sia un piccolo Paese, è all’avanguardia mondiale nel campo spaziale e svolge un ruolo significativo nella guida dei programmi spaziali internazionali. Stiamo già promuovendo la cooperazione con i Paesi che hanno firmato gli Accordi di Abramo e sono sicuro che nel prossimo futuro assisteremo a un’ulteriore cooperazione, che contribuirà sia a Israele sia alla comunità spaziale internazionale. La nostra leadership nel promuovere l’innovazione nel campo è estremamente importante per la sicurezza, l’economia e il futuro scientifico di Israele e dovrebbe avere la massima priorità».
Collaborazioni che contano
Israele non si limita a guardare in alto, ma stringe anche alleanze strategiche. Alla conferenza di Tel Aviv c’erano rappresentanti di diversi Paesi, tra cui Omran Sharaf degli Emirati Arabi Uniti e Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. E proprio con l’Italia è stato firmato un nuovo accordo per sviluppare un progetto destinato a una missione sulla Luna.
«La nostra collaborazione spaziale sta crescendo in modo significativo», ha affermato Uri Oron, capo dell’Agenzia Spaziale Israeliana. E non è un caso. Dopo gli Accordi di Abramo del 2020, Israele ha ampliato, come dicevamo, la sua rete di cooperazione anche con Emirati Arabi Uniti e altri Paesi della regione
Ma non finisce qui. A marzo, nove nano-satelliti costruiti da studenti israeliani voleranno nello spazio grazie ai razzi di SpaceX. «Non stiamo solo costruendo tecnologia, ma investendo nel futuro delle nuove generazioni», ha raccontato Or Ziner, una delle studentesse coinvolte nel progetto.
E ora, chi sarà la prescelta?
La domanda che tutti si fanno è: chi sarà la prima astronauta israeliana? La selezione è appena iniziata, ma una cosa è certa: sarà un momento storico. Non solo per Israele, ma per tutto il mondo scientifico. «Israele vuole essere protagonista nell’esplorazione spaziale globale – ha dichiarato Gamliel –. Ogni missione, ogni satellite, ogni collaborazione ci porta sempre più vicini a questo obiettivo».
Ora non resta che aspettare il nome della donna che entrerà nella storia. Qualcosa ci dice che sarà un annuncio che farà sognare in grande un intero Paese.
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Gila Gamliel parla alla 20° conferenza internazionale dedicata a Ilan Ramon, a Tel Aviv il 27 gennaio 2025 (Photo: Oz Shechter, GPO)