Il presidente Tayyp Erdogan

Turchia e Israele tornano a parlarsi. Cosa ha in mente Erdogan?

di Paolo Castellano

Dopo decenni di attriti diplomatici e accuse reciproche su svariati temi politici, il 12 luglio Israele e Turchia sono tornate a parlarsi. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha alzato la cornetta per congratularsi con Isaac Herzog, neopresidente dello Stato ebraico.

Durante il loro colloquio telefonico – durato una quarantina di minuti – i due capi di Stato hanno parlato di questioni legate all’economia e alla sicurezza del Medioriente. Non sono mancati i riferimenti al conflitto israelo-palestinese.

Come riporta The Times of Israel, Erdogan ha riproposto la sua ricetta di pace. «È di grande importanza mantenere il contatto e il dialogo continuo nonostante le differenze di opinione, con l’obiettivo di compiere passi positivi verso una soluzione del conflitto israelo-palestinese, che contribuirà anche al miglioramento della relazioni israelo-turche», queste le parole del presidente turco secondo una nota ufficiale di Gerusalemme.

Come riporta Formiche.net, una posizione meno polemica quella della Turchia rispetto agli annunci diffusi durante la scorsa escalation militare tra Hamas e Israele, quando Erdogan aveva costruito una forte narrazione – soprattutto per uso interno – sul fatto di poter ricoprire il ruolo di protettore internazionale della Palestina.

Inoltre, se la Turchia vorrà cooperare sul piano energetico, economico e tecnologico con lo Stato ebraico, dovrà chiarire la propria posizione sul gruppo terroristico Hamas, in più occasioni spalleggiato a parole da Ankara.

Secondo la stampa israeliana, la Turchia starebbe vagliando i nomi di alcuni candidati per nominare nuovamente un suo ambasciatore in Israele poiché lo aveva richiamato, espellendo quello israeliano, a seguito dell’inaugurazione dell’ambasciata americana a Gerusalemme nel 2018.

Inoltre, gli analisti sostengono che Erdogan stia cercando di pacificare le relazioni diplomatiche con Israele per ingraziarsi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.