Le scuole dell’Onu nei territori palestinesi cancellano Israele dalle mappe

Israele

di Ilaria Myr

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Nella mappa del medio oriente presente nei libri di testo adottati nelle scuole dell’UNRWA, al posto di Israele è segnata solo Palestina

I libri di testo usati nelle scuole gestite dall’Onu in Cisgiordania e a Gaza negano l’esistenza di Israele: il Muro del Pianto e la Grotta dei patriarchi sono esclusivamente siti sacri occupati da Israele, mentre francobolli del mandato Britannico sono ritoccati per togliere la lingua ebraico.

La notizia, riportata il 3 gennaio da Ynetnews, emerge da una ricerca israeliana fra i libri usati dalle scuole dell’UNRWA (l’agenzia dell’Onu di sostegno ai territori palestinesi) in Cisgiordania, da cui si evince la totale delegittimazione e demonizzazione dello Stato di Israele.

La cosa più scioccante è che le scuole dell’Onu non insegnano ai palestinesi a riconoscere Israele come un paese, né nei confini del 1947, né in qualsiasi altri.

La ricerca è stata presentata da dr. Arnon Gross, che ha tradotto i libri, e Ronni Shaked del Harry Truman Research Institute all’Università Ebraica di Gerusalemme.

In uno dei libri di storia, il sionismo è definito come un movimento colonialista fondato dagli ebrei europei per riunire gli ebrei di tutto il mondo e metterli in Palestina, insieme agli altri paesi arabi vicini. I testi argomentano inoltre che i sionisti realizzarono questo progetto con metodi come l’immigrazione e forzando gli arabi a lasciare la loro terra.

Nessuna menzione viene fatta del legame religioso o storico degli ebrei alla Terra di Israele o a Gerusalemme, così come di nessun luogo sacro agli ebrei, come il Muro del Pianto, Grotta dei patriarchi e la Tomba di Rachele, segnalati invece come siti sacri ai musulmani di cui gli ebrei cercano illegittimamente cercano di prendere il controllo.

Inoltre, ai bambini nelle scuole dell’UNRWA viene insegnato che i massacri arabi di ebrei nel 1929 (in particolare a Safed, Hebron e Gerusalemme), in cui furono uccisi oltre 130 ebrei dai loro vicini arabi, sono chiamati la “rivolta di al Buraq“, effettuata per impedire agli ebrei di conquistare e occupare queste città sante.

A destra, il francobollo dell'epoca del Mandato Britannico con la scritta in ebraico; a sinistra, lo stesso francobollo da cui è stata eliminato l'ebraico
A destra, il francobollo dell’epoca del Mandato Britannico con la scritta in ebraico; a sinistra, lo stesso francobollo da cui è stata eliminato l’ebraico

Ma non è tutto. I libri di testo utilizzati dalle Nazioni Unite per insegnare ai bambini palestinesi negano  anche l’esistenza della lingua ebraica. Uno dei libri ha una foto di un francobollo utilizzato durante il periodo del Mandato Britannico sulla quale è scritto in ebraico, inglese e arabo. Tuttavia, i libri di testo scritti dai palestinesi cancellano l’ebraico, lasciando solo l’inglese e l’arabo.

Inoltre, non vi è alcun riferimento alla presenza di ebrei in Israele, con le città ebraiche istituite dopo il 1948 cancellate dalle mappe date ai bambini palestinesi. Tel Aviv è rinominata “Tel al-Rabia”, che traduce ‘primavera’ (in ebraico ‘Aviv’) in arabo (al-Rabia) primavera.

nella mappa, le città israeliane costituite dopo il 1948 sono nominate solo con nomi arabi (Tel Aviv diventa Tel al-Rabia)
nella mappa, le città israeliane costituite dopo il 1948 sono nominate solo con nomi arabi (Tel Aviv diventa Tel al-Rabia)

L’istigazione nei libri di testo palestinesi è ben nota e documentata. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha parlato in merito alla questione più volte, e ha accettato di far parte di un comitato israelo-statunitense-palestinese congiunto per la progettazione di nuovi libri di testo. Tuttavia, questa commissione deve ancora incontrarsi per decidere come procedere.

La ricerca è stata condotta dal Centro di ricerca per la Politica del Vicino Oriente, ed è stata pubblicata meno di due settimane dopo che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato la costruzione e gli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme est illegale.

Ricordiamo che le scuole delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza furono usate da Hamas come magazzini per le armi durante l’operazione Protective Edge.