Dedicato alla Memoria il Festival della Comunicazione 2023 di Camogli

Eventi

di Ilaria Ester Ramazzotti
“Noi stessi siamo la memoria. La memoria è l’anima”, esortava Umberto Eco, alludendo alla nostra, ormai consueta, abitudine a relegare l’esercizio stesso della memoria a forme digitali e al web. Proprio alla Memoria, intesa nel senso più profondo e costruttivo per la storia degli esseri umani, è dedicata l’edizione 2023 del Festival della Comunicazione in programma da giovedì 7 a domenica 10 settembre a Camogli. Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame e dal Comune di Camogli in collaborazione con Regione Liguria, Rai, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il Festival della Comunicazione accoglierà quest’anno oltre cento fra i più autorevoli protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento, attraversando i generi e i toni più svariati, in un dialogo appassionante e vivace.

“La memoria è parte integrante del nostro io e strumento indispensabile per costruire la nostra identità di uomini e di popoli – ha detto a Bet Magazine il direttore del Festival Danco Singer –. Non è solo la capacità di mantenere traccia di informazioni, immagini, sensazioni, idee, ricordi di eventi, ma soprattutto quella di rievocarli nel tempo, di riconoscerli come stati di coscienza. Ed è per questo che, insieme alla condirettrice del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio, abbiamo voluto dedicare la decima edizione della manifestazione alla Memoria, tema che è sempre stato carissimo anche al padre nobile del nostro Festival, Umberto Eco, e che ci proietta allo stesso tempo nel passato e nel futuro, avendo tanto ha a che fare con i meccanismi della comunicazione. Memoria è da sempre anche una parola chiave della mia vita, non solo in quanto docente e appassionato di storia e come direttore di “Encyclomedia. La Storia della Civiltà Europea“, ma anche per le vicende che hanno coinvolto la mia famiglia. Parafrasando Eric Hosbawm, la distruzione del passato è uno dei fenomeni più tipici e insieme più strani degli ultimi anni del Novecento, tanto che la maggior parte dei giovani è cresciuta in una sorta di presente permanente. La memoria è spesso anche una pietra d’inciampo che rallenta il passo, uno specchio che riflette la nostra identità e che mostra tutta la nostra responsabilità per gli errori del passato. Per questo, all’interno della nostra produzione podcast lunga tutto l’anno, celebriamo sempre con uscite speciali il Giorno della Memoria, perché è una responsabilità che non si smonta semplicemente con un ‘io non c’ero’, ma che implica invece la convinzione a evitare che danni analoghi a quelli del passato si possano fare ancora. In fondo Memoria è anche, o forse soprattutto, questo: la consapevolezza che non possiamo né dobbiamo fare a meno di ricordare”.

“Memoria è da sempre una parola chiave del nostro Festival, così come era un tema carissimo a Umberto Eco – ha inoltre comunicato Danco Singer -. Che si tratti di storia, di genetica, di digitalizzazione, di geologia, di manoscritti o di tradizioni antichissime, la memoria è un bene inestimabile che arricchisce e dà senso alla nostra stessa esistenza. Per questo, in un momento importante per la nostra manifestazione quale è il decimo anniversario, abbiamo chiesto ai grandi protagonisti del panorama culturale italiano di condividere con il pubblico riflessioni, spunti e punti di vista che esplorino la memoria soprattutto nella sua dimensione costruttiva, per non ripetere gli errori del passato e per riflettere su come gestire quella proliferazione di informazioni da cui oggi siamo circondati.”

“Il senso di un Festival dedicato alla Memoria, una sorta di rito collettivo che respira di vita e di passione, è anche l’entrare in connessione con chi c’è stato, chi c’è e chi ci sarà, attraverso la condivisione delle esperienze e delle conoscenze – ha aggiunto la direttrice del Festival Rosangela Bonsignorio -. Per questo, sin dalla prima edizione affianchiamo agli incontri e alle conferenze moltissime attività per tutte le fasce d’età, viaggi nella natura e nella storia, spettacoli d’ogni genere, incontri con gli autori e appuntamenti con format innovativi. Il tema 2023 si può leggere anche come la voglia di ampliare le nostre memorie collettive raccogliendo sensibilità altrui, ricche e arricchenti, a partire dal desiderio condiviso di esplorare assieme”.

Francesco Olivari, Sindaco di Camogli, ha reso noto: “Quando 10 anni fa, appena diventato sindaco, accolsi con favore l’idea di Rosangela e Danco di ospitare a Camogli il Festival della Comunicazione, intuendone il valore e l’originalità, non avrei mai immaginato il grande successo del festival, che si tocca con mano e si respira nell’aria: soprattutto per l’apprezzamento dello straordinario patrimonio culturale e paesaggistico del nostro borgo. Posso dire con orgoglio che Camogli ha contribuito a far crescere una delle manifestazioni più importanti del nostro paese ed è cresciuta con essa, diventata ormai punto fermo di riferimento per comprendere e interpretare quello che siamo e che saremo”.

Aprirà il Festival, nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, con la lectio “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”. La giornata inaugurale prevede anche l’intervento “Informazione e memoria” di Enrico Mentana. Attraverso un ampio e poliedrico calendario di eventi, sul fil rouge di memoria e oblio, intellettuali di fama nazionale e internazionale condurranno lo spettatore tra letteratura e antropologia, intelligenza artificiale e filosofia, mitologia e storia contemporanea. Fra questi, Carlo Ginzburg interverrà su “Memoria, storia e criptomemoria”, mentre l’inedita coppia Alessandro Barbero e Aldo Cazzullo approfondirà il tema di scottante attualità sul come “Raccontare la storia. Oggi”. Alla storia contemporanea guarderanno anche Mirella Serri con Marcello Flores, a proposito della data del 16 ottobre 1943 e “L’esito di due totalitarismi”.

Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti. Per informazioni: www.festivalcomunicazione.it

Tutti gli incontri e i protagonisti in agenda al Festival della Comunicazione 2023

Ad aprire il Festival 2023, nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, sarà il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, con la lectio “Senza memoria e senza storia non c’è futuro”. La giornata inaugurale proseguirà con l’intervento “Informazione e memoria” di Enrico Mentana e vedrà in scena lo spettacolo “La misteriosa fiamma della Regina Loana”, tratto dall’omonimo romanzo che Umberto Eco ha pubblicato nel 2004.

Sul fil rouge di memoria e oblio, intellettuali di fama nazionale e internazionale condurranno lo spettatore    tra letteratura e antropologia, intelligenza artificiale e filosofia, mitologia e storia contemporanea.

Tra gli interventi più prestigiosi e attesi, quello di Carlo Ginzburg su “Memoria, storia e criptomemoria” e di Domenico Starnone con “L’umanità è un tirocinio”; quello di Massimo Recalcati tra memoria, lutto e nostalgia e di Eraldo Affinati con “Delfini, vessilli, cannonate – Cosa vuol dire oggi leggere e scrivere?”, una riflessione autobiografica fra viaggi, storia, scuola e letteratura.

Sahra Talamo ci accompagnerà negli affascinanti meandri del nostro passato evolutivo con Il memorabile orologio della preistoria. Le ultime ricerche scientifiche sull’interazione tra noi e i Neandertaliani”; Guido Barbujani in quelli delle nostre origini ancestrali con “Homo Sapiens. Le razze italiane” e Massimo Cacciari in quelli altrettanto affascinanti della filosofia contemporanea con una lectio dedicata al concetto di “Oblio”. A far luce sulle nuove tecnologie saranno l’esperto di fama internazionale e docente di Intelligenza Artificiale all’Università di Bath, Nello Cristianini con il suo intrigante speech “Convivere con le macchine intelligenti” e il direttore del team Nanoscopy di IIT di Genova Alberto Diaspro, con l’intervento “Il microscopio artificiale”.

Impreziosiscono il ricco programma di talk: Maurizio Bettini con “Il sussulto del ricordo e il raschietto dell’oblio. La memoria a Roma antica”, Gherardo Colombo sui “75 anni di Costituzione”, Dario Bressanini con il suo manuale di autodifesa alimentare, Roberto Cotroneo che racconta “La cerimonia dell’addio”, Paolo Crepet e l’invito “Prendetevi la luna”, Aldo Grasso e “La televisione è un mito antico”, fino a Federico Rampini con “Africa, dove si gioca il nostro futuro”.

Cifra ormai distintiva del Festival della Comunicazione sono i dialoghi che mettono a confronto personalità di spicco delle più svariate aree del sapere, creando contaminazioni e scintille inaspettate.

In calendario gli eventi di Rosario Fiorello, che ritorna al Festival della Comunicazione e sarà sul palco insieme ad Aldo Grasso; l’inedita coppia Alessandro Barbero Aldo Cazzullo per sviscerare il tema di scottante attualità sul come “Raccontare la storia. Oggi”; Carlo Verdone con Severino Salvemini nell’incontro “All’insegna della memoria”; Guido Barbujani con Giorgio Manzi a proposito de “La memoria del tempo profondo”; Nicola Bertellotti con Ilaria Gaspari con “La polvere del mondo” e la memoria dei luoghi. Nel poliedrico mondo della scienza, i saperi s’intrecciano con Lorenzo Baglioni e Piergiorgio Odifreddi in “È tutto calcolato”; con Antonella Viola insieme a David Parenzo sulla “Via dell’equilibrio”; Silvia Ferrara con Giorgio Vallortigara su “Figure, simboli, numeri e parole”; Licia Troisi con Luca Perri sul confine “Tra scienza e fantascienza” e Elisa Palazzi con Mario Tozzi su “I falsari del clima”.

Sul versante letterario, un dialogo “Dalla carta alle immagini” tra Paolo Genovese e Stefania Auci con letture di Donatella Finocchiaro; Cinzia Leone, a partire dal suo ultimo romanzo “Vieni tu, giorno nella notte”, dialogherà insieme a Mirella Serri; Maurizio de Giovanni rifletterà sul tema “Futura nostalgia” con Stefania Auci; infine Pietrangelo Buttafuoco e Luigi Merlo interverranno su “D’Annunzio e il mare. Cento anni dal Patto Marino”.

A gettare uno sguardo alla storia contemporanea, Mirella Serri con Marcello Flores a proposito della data del 16 ottobre 1943 e “L’esito di due totalitarismi”; Claudio Strinati con Lorenza Baroncelli e Silvia Di Pietro sul museo come luogo di custodia della memoria collettiva; Gherardo Colombo e Miguel Gotor “Un paese senza memoria. Da Piazza Fontana a Tangentopoli”; Riccardo Rossotto con Gianni Oliva e Luigi Vergallo si interrogheranno su “C’è bisogno di un diverso metodo per insegnare la storia?”, Laura Fumagalli con Stefano Rossi e Mila Valsecchi ragioneranno sull’educazione dei figli del nuovo millennio con “Dal genitore sceriffo al genitore zucchero filato”.

Tra i grandi appuntamenti dell’edizione 2023 spicca anche il tête-à-tête tra i sindaci di Genova e Milano Marco Bucci e Beppe Sala, in dialogo con Federico Fubini su “Città senza muri. Ripensare la crescita”.

Tra volti nuovi e grandi amici del Festival, saranno quest’anno a Camogli anche Francesco Costa, Luca De Biase, Annalisa Bruchi, Federico Ferrazza, Beppe Severgnini, Pierluigi Pardo e molti altri. Oltre a Mondo Podcast, festival nel festival dedicato al panorama dei contenuti audio, confermati gli amatissimi format delle rassegne stampe del mattino, le colazioni – come quella con il cleaning influencer Mattia Alessio, ma anche Fabienne Agliardi e Sandra Bonzi – e gli aperitivi con l’autore con Severino Salvemini, Daniele Coluzzi, Norma Cerletti (Norma’s Teaching) e Giacomo Moro Mauretto (Entropy for life).

Spettacoli, reading e performance musicali

Ad arricchire il palinsesto di eventi del Festival della Comunicazione non possono mancare contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia. Quest’anno torna a Camogli Rosario Fiorello con uno speciale dialogo musicato con il critico televisivo Aldo Grasso; tra gli spettacoli in calendario, la messa in scena dello spettacolo La Misteriosa Fiamma della regina Loana di Giuseppe Dipasquale, con Ninni Bruschetta e Viola Graziosi, musiche di Giorgio Conte. Concetto cardine della pièce è anche in questo caso la memoria, o meglio la sua perdita improvvisa e la conseguente perdita dell’identità, ed è tratta dall’omonimo romanzo di Umberto Eco, edito da Bompiani nel 2004. Monica Guerritore porterà a Camogli la conferenza-performance dal titolo Anna. La nascita di un film, dove viene raccontata l’ideazione del film Anna, opera prima alla regia per il cinema di Guerritore, e la prima pellicola in assoluto sulla vita di Anna Magnani. Guido Catalano va in scena con Smettere di fumare baciando Live Tour, uno spettacolo per voce sola, nel quale si alternano poesie inedite e vecchi cavalli di battaglia, dove l’amore, declinato in mille sfaccettature, trionfa assieme a un fastello di altre emozioni e stati d’animo.

Inoltre, tra gli spettacoli ci saranno La rinascita della patria di Aldo Cazzullo, in scena l’8 settembre esattamente 80 anni dopo l’armistizio di Badoglio; Oro puro di Fabio Genovesi che nel suo ultimo libro racconta una delle più grandi avventure della storia, il viaggio di Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America, attraverso lo sguardo di Nuno, un ragazzino di 16 anni; Parlami d’amore di Pino Strabioli, con Mario Incudine e Antonio Vasta in un viaggio fatto di musica e parole da un’idea di Costanza Di Quattro e ambientato quando la radio cantava la vita e la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione; Souvenir Novecento di Stefano Massini, con una carrellata di racconti sui momenti salienti del Novecento costruita appositamente per i 10 anni del Festival.

Laboratori, workshop, escursioni

Immancabili gli eventi e gli appuntamenti per il pubblico dei più giovani con il laboratorio, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Dafne, La memoria degli alberi: un viaggio all’interno del tronco e della corteccia degli alberi per scoprirne la storia. Gli alberi crescono saturando lo spazio, cercando la luce, lottando tra loro per la sopravvivenza, nel contempo cambiano e plasmano l’ambiente intorno a loro, diventando la casa di tantissimi altri organismi. Nel loro tronco troviamo così moltissime informazioni del tempo che passa, traccia dei cambiamenti climatici e degli eventi che li circondano.

Dedicato agli appassionati di tecnologia di tutte le età, il laboratorio Elettronica in passeggiata in collaborazione con il DITEN, Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle Telecomunicazioni dell’Università di Genova, indagherà le innovazioni dell’elettronica moderna dove la sinergia tra l’uomo e la macchina è sempre più imprescindibile. Esperti del settore, autori di prestigiose ricerche scientifiche e giovani studenti appassionati ci guideranno alla scoperta dei nuovi traguardi dell’Intelligenza Artificiale: pelli artificiali che reagiscono al tatto, bracci motorizzati – “rover” – che esplorano lo spazio circostante, l’elettronica applicata agli effetti speciali di una chitarra per concerti rock, droni che portano il caffè, sistemi meccatronici per la diagnosi clinica automatizzata, oppure per inseguire una pallina in uno scambio di tennis o per fare atterrare un drone con precisione.

Previste tre escursioni per rivivere la memoria anche attraverso i luoghi: L’antica viabilità medievale sul Monte di Portofino, escursione incentrata sulla memoria storico-religiosa-contadina, dalla Millenaria di Ruta al Santuario di Caravaggio, tra chiese, neviere e punti panoramici; La memoria dei luoghi, escursione ad anello incentrata sulla memoria storico-geologica del Parco di Portofino tra installazioni della Seconda Guerra Mondiale e approfondimenti sulla geologia e la storia della pesca.

Per concludere il programma di trekking, uno dei più panoramici itinerari della zona sul sentiero delle Bocche- Falciara, con il racconto dedicato a Margherita Hack, una passeggiata lunga 100 anni. A dieci anni dalla scomparsa, Federico Taddia – amico, collaboratore e biografo della scienziata più spettinata di tutta la galassia – accompagna grandi e piccini in un emozionante e coinvolgente viaggio alla scoperta delle tante vite di Margherita Hack: astrofisica, ricercatrice, atleta, ciclista, gattara, militante, attrice e scrittrice.