Si è concluso da poche settimane il concorso internazionale per il recupero dellex fabbrica Schindler a Cracovia, in Polonia. Gli spazi dellindustria di stoviglie smaltate, che sono stati testimoni di una delle vicende più celebri della Shoah, il salvataggio di 1.100 ebrei da parte dellindustriale tedesco Oskar Schindler, raccontata da Steven Spielberg nel film Schindlers List, ospiteranno un nuovo Museo di Arte Moderna e Contemporanea.
Vincitore del concorso è un gruppo di progettazione italiano, guidato da Claudio Nardi, insieme a Leonardo Maria Proli e Annamaria Tronci. Tra i 28 progetti consegnati, molti dei quali inseguivano grandi gesti formali indifferenti al contesto, la Giuria ha preferito premiare la capacità dellarchitetto fiorentino di confrontarsi con le preesistenze, in un efficace dialogo tra memoria e futuro. Nardi ha saputo interpretare meglio degli altri concorrenti la possibilità di riuso degli spazi della fabbrica e la loro integrazione con la città. Su tutte le volumetrie, afferma, è stata sovrapposta una nuova copertura a shed in lega di zinco e titanio, mossa come una grande onda grigia che copre tutta la struttura. Questa nuova copertura, che riprende esplicitamente le forme dellarchitettura industriale di inizio novecento, funziona come dispositivo di controllo della luce nei capannoni esistenti e come nuova immagine dellinsieme. Il Museo si inserisce così in maniera attenta rispetto agli uffici della fabbrica, già trasformati in spazio dedicato a Oskar Schindler, e anche alle ex superfici produttive, valorizzate sia nella loro forza espressiva, sia come importante luogo di testimonianza storica. Sono infatti proprio questi spazi ad aver salvato gli ebrei assunti come lavoratori da Schindler.
La natura apparentemente disordinata delledificato e del tessuto urbano del quartiere di Zablocie permetterà di costruire un insieme articolato di percorsi in una successione di zone espositive e aree a cielo aperto, organizzate con piazze interne e giardini.
Lestensione complessiva dellintervento è di 8.000 metri quadri, per una spesa di circa 10 milioni di euro, interamente finanziati con soldi pubblici. I lavori di realizzazione dovrebbero iniziare entro il 2008.
La fabbrica della memoria
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