Ada e Enzo Sereni in un film italiano

Spettacolo

Un matrimonio un po’ particolare si è svolto in questi giorni di maggio nella sinagoga di Roma: si trattava di quello di Monica Guerritore, alias Ada Sereni, vestita da sposa con un abito bianco anni Venti con strascico di pizzo con un filo di perle che le illumina il viso. Lo sposo era Thomas Trabacchi, alias Enzo Sereni. Come si capisce dai nomi non era una vera cerimonia ma la scena di un film, Exodus – I clandestini del mare, la fiction per RaiUno tratta dal libro autobiografico di Ada Sereni, che sta girando il regista Gianluigi Calderone. I protagonisti fanno notare che si tratta di un evento eccezionale perché è solo la terza volta in vent’anni che una troupe cinematografica può girare nella grande sinagoga romana. La scena del matrimonio di Ada Ascarelli con Enzo Sereni si presenta grandiosa: le donne portano cappelli e scarpe eleganti, gli uomini completi neri. I turisti, che non mancano neanche quel giorno, guardano con curiosità e simpatia.

La storia è nota: Ada ed Enzo dopo il matrimonio si trasferirono nell’allora Palestina dove fondarono il kibbutz Ghivat Brenner. Quando scoppiò il secondo conflitto mondiale, Enzo andò a combattere contro i nazisti. Paracadutato in Italia, fu catturato dai tedeschi e deportato a Dachau, dove morirà. Ada, tornata in Italia a cercare il marito, ignara della sua sorte, si dedicò con energia e passione all’espatrio clandestino degli ebrei in Palestina. Un’operazione, l’Alyah Beth, che riuscì a far partire dalle nostre coste 25mila ebrei. «Ada» commenta Monica Guerritore «non si fermò davanti a nessuno. Andò da De Gasperi per chiedergli di chiudere un occhio, usando con tutti anche il fascino e la classe di cui era dotata».

“È un film sulla storia di persone che sperano”, ha spiegato il regista Calderone, “a differenza di altri film e libri sulla Shoah, è il segno di una rinascita. L’avventura di Ada Sereni e degli ebrei che aiutò a far arrivare in Palestina, ha una prospettiva ottimista. Il film ha diversi piani di lettura: la storia di Enzo e il suo rapporto quasi filosofico col carceriere nazista Aschenbach; il lungo viaggio che parte da Cracovia fino alle coste della Palestina e al futuro Stato d’Israele; l’amore di Enzo e Ada, giovani studenti, (lui imbevuto di D’Annunzio, lei insofferente alla borghesia cui apparteneva), fino alla scelta utopistica di vivere in kibbutz”.

Scritto da Nicola e Giuseppe Badalucco con Franca De Angelis, il film è l’omaggio a una donna esile e tenace, che finì perfino sulla copertina di Time. L’appuntamento per gli spettatori è ora all’autunno sul piccolo schermo.