Parigi: famiglia ebraica attaccata in casa

Mondo

di Ilaria Ester Ramazzotti

parigiAltri recenti episodi antisemiti sono accaduti a Parigi, da anni teatro di una escalation di aggressioni violente fra cui l’attacco di sei mesi fa al supermercato Hyper Cacher, costato la vita a quattro persone.

Lo scorso 7 luglio un ragazzino di 13 anni è stato seguito all’uscita dalla scuola, colpito e infine derubato del cellulare da sei uomini all’apparenza di origine africana, al grido di: “Prendi questo, sporco ebreo”. Il fatto è avvenuto nei pressi della stazione ferroviaria Gare du Nord, nel diciannovesimo arrondisment. Il bambino, che al momento dell’aggressione indossava la kippah, è stato portato in ospedale dove ha ricevuto dei punti di sutura alla testa. Un uomo sospettato di aver partecipato alla violenza è stato in seguito fermato dalla Polizia francese, riporta Ynet News.

Un’altra aggressione violenta è stata perpetrata nelle capitale francese, nel sobborgo di Le Blanc-Mesnil, ai danni di una famiglia ebraica, come riporta il Jerusalem Post del 7 luglio. Tre uomini di origine africana, mascherati e armati di pistola, hanno sequestrato una coppia di sposi e la loro figlia. Uno o più degli uomini hanno poi aggredito la figlia provocandole lesioni gravi che hanno richiesto il ricovero in ospedale. Anche i due genitori sono stati feriti e in seguito ricoverati. Gli autori hanno inoltre rubato 2.500 euro in contanti, una Mercedes e le chiavi della gioielleria della famiglia, sita nel decimo arrondissement di Parigi.

A man  wearing kippa cries near a kosher grocery store in Porte de Vincennes, eastern Paris, on January 10, 2015 a day after four people were killed at the Jewish supermarket by jihadist gunman Amedy Coulibaly during a hostage-taking. French forces were on January 10 frantically hunting for the Coulibaly's 26-year-old girlfriend, Hayat Boumeddiene, as the country mourned 17 dead in three blood-soaked days, hours after a dramatic end to twin sieges that also resulted in the death of two brothers who had killed 12 at the offices of the Charlie Hebdo magazine on January 7. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD        (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
A man wearing kippa cries near a kosher grocery store in Porte de Vincennes, eastern Paris, on January 10, 2015 a day after four people were killed at the Jewish supermarket by jihadist gunman Amedy Coulibaly during a hostage-taking. French forces were on January 10 frantically hunting for the Coulibaly’s 26-year-old girlfriend, Hayat Boumeddiene, as the country mourned 17 dead in three blood-soaked days, hours after a dramatic end to twin sieges that also resulted in the death of two brothers who had killed 12 at the offices of the Charlie Hebdo magazine on January 7. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)

BNVCA, l’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo, ha reso noto che i responsabili dell’aggressione hanno detto di aver preso di mira la famiglia perché ebraica e quindi secondo loro anche ricca. “Questo attacco assomiglia stranamente all’attacco sferrato a Creteil”, ha scritto BNVCA in riferimento alla stupro e alla rapina commessi nel mese di dicembre in quel sobborgo di Parigi contro una coppia di giovani ebrei, presi di mira proprio perché ebrei. “Il luogo comune secondo cui gli ebrei hanno denaro rimane forte nella mente delle persone”, ha sottolineato l’organizzazione francese.

Diego Ornique, il direttore regionale per l’Europa di JDC, The American Jewish Joint Distribution Committee, ha detto che dal 2012, quando un islamista ha ucciso quattro persone in una scuola ebraica a Tolosa, “ci siamo resi conto che stiamo vivendo in una realtà diversa”, riporta I24 news. “E mentre alcuni scelgono di emigrare, la maggior parte degli ebrei europei sono residenti (in Europa ndr). Dobbiamo trovare il modo di affrontare questa realtà”.