Lerner: “Grillo: attento all’antisemitismo”

Italia

di Ilaria Myr

“Fra me e Beppe Grillo non c’è stata alcuna disputa: semplicemente, a seguito di una sua polemica su come ho condotto una mia trasmissione, sul suo blog sono comparsi numerosi commenti di carattere apertamente antisemita. Quando ho visto il primo, l’ho segnalato, e dopo un’ora sono stati tolti. Gli autori però erano i blogger, mentre da parte di Grillo non c’è stata alcuna dichiarazione antisemita”. Interpellato da Mosaico, Gad Lerner ci tiene a precisare come sono andate veramente le cose con il leader del Movimento Cinque Stelle, le cui dichiarazioni e il blog sono stati nei giorni scorsi al centro dell’attenzione dei media e dei social network. A fare notizia, le numerose frasi antisemite comparse sul suo blog, a seguito del suo ennesimo attacco contro il giornalista, da lui soprannominato – lo storpiamento dei nomi è un suo cavallo di battaglia – ‘Gad Vermer’ e ‘Gad merder’. “Lerner fa parte dei pretoriani del sistema», aveva attaccato Grillo, vietando ai suoi la partecipazione a programmi “da punto G”. “Beppe Grillo non è più il vostro megafono, d’ora in poi dovete chiamarlo capo”, ha ribattuto il giornalista. Immediate le reazioni dei ‘grillini’, che sul blog di Grillo hanno postato commenti inaccettabili.

Dopo il primo post apertamente antisemita, arriva immediata su Twitter la richiesta di Lerner: «Grillo mi dedica nuovamente le sue attenzioni sul blog. Liberissimo, per carità. Gli chiederei solo di cancellare il commento “verme ebreo”». Un’ora dopo viene sancita la tregua: «Ringrazio Beppe Grillo per avere prontamente cancellato il commento antisemita dal suo blog», interviene il conduttore.

Purtroppo, al commento ‘verme ebreo’ ne sono seguiti molti altri, come, ad esempio: “Io non mi fiderei di uno con il naso adunco”, oppure “Lo manderei a passeggiare per Gaza con la papalina da ebreo in testa”, o ancora: «Ma quale verme ebreo? Le persone viscide e infime come Gad Lerner non credo abbiano una coscienza, figuriamoci un credo religioso». Tutti, però, poi cancellati con la segnalazione di “messaggio spam”.

“Purtroppo, sono assolutamente abituato, ormai da anni, che ogni volta che sono al centro di una controversia venga sollevata la mia appartenenza alla comunità ebraica, variamente declinata come ‘ebreo potente’, perché legato ai banchieri, o ‘sionista’, corresponsabile dei crimini israeliani – commenta Lerner -. E’ capitato già in passato con i post missini, con la Lega Nord e, più di rado, con l’estrema sinistra. Ed è successo anche in questa circostanza. Certo, esiste un serio problema di circolazione sul web di un linguaggio violento e razzista, e anche sul mio blog capita con una certa regolarità che ci siano commenti antisemiti”. Questo episodio con Grillo, dunque, non si differenzia, per Lerner, da una triste consuetudine, rispetto alla quale non è saggia una scelta di tipo vittimistico. “Dobbiamo sapere che il razzismo serpeggia nella nostra società, e che colpisce in egual misura diverse appartenenze religiose o etniche – spiega il giornalista -. L’antisemitismo, del resto, nel nostro Paese non è inferiore all’anti-islamismo, altrettanto radicato. Nonostante la perdita di peso politico di alcuni partiti che cavalcano apertamente il pregiudizio razzista – una su tutti la Lega Nord -, l’umore e gli istinti restano diffusi”.

Fatta chiarezza su una vicenda poco piacevole, resta dunque una grande amarezza e sconcerto per quella che sembra essere diventata un’abitudine diffusa fra gli utenti del web: l’insulto antisemita nei confronti dell’ebreo. Ma rimangono anche i toni violenti e di scherno di un personaggio come Grillo, che quotidianamente attacca con commenti volgari quelli che reputa i suoi nemici.