Il teatro nella tradizione ebraica: l’evento del 13 febbraio 2022

di Redazione

Domenica 13 febbraio alle ore 17.00 si è svolto un incontro in streaming su Zoom intitolato Il teatro nella tradizione ebraica. L’appuntamento è stato curato da Maddalena Schiavo ed era introdotto dalla giornalista Ester Moscati.

 

Maddalena Schiavo è Dottore di ricerca in Lingue e Culture del Mediterraneo, si occupa principalmente di letteratura israeliana e di teatro. Dal 2010 insegna Lingua e letteratura ebraica moderna e contemporanea presso il Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il suo corso approfondisce la conoscenza delle diverse espressioni dell’ebraismo contemporaneo attraverso le opere letterarie dei più importanti scrittori israeliani. Collabora da alcuni anni con la Rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea “In Altre parole” ed è traduttrice dall’ebraico di opere del teatro israeliano.
È autrice del volume Il teatro ebraico: la realizzazione di un sogno (Mimesis 2017) e, insieme alla professoressa Gabriella Steindler Moscati, è curatrice del volume Narrativa, memoria e identità: il volto femminile d’Israele (Mimesis 2011).

Ha partecipato alla Giornata Europea della Cultura ebraica 2020 insieme a Andrèe Ruth Shammah e Cyril Aslanov nell’incontro dedicato a Teatro e letteratura ebraica.

Nella lezione del 13 febbraio, Schiavo ha raccontato, con l’ausilio di slide, la nascita e lo sviluppo del teatro ebraico, dal divieto talmudico di frequentare i teatri, in chiave anti-idolatrica e anti-ellenistica, ai primi autori nel periodo Rinascimentale, alla fondazione di un vero teatro ebraico nel corso del 1800 con riferimenti biblici e mistici, in ebraico e in yiddish. Un titolo per tutti: il Dybbuk, che conobbe diverse versioni e interpretazioni, fino ad oggi.

E poi, il suo passaggio dall’Europa a Israele, il legame tra il teatro ebraico, il sionismo e la formazione dell’identità israeliana, come pure il suo ruolo nella diffusione della rinata lingua ebraica, assumendo così un ruolo sociale e politico.

La carrellata storica, coinvolgente e intrigante nonostante la forzata sintesi nel tempo a disposizione, è uno spunto per approfondire il tema. E magari cercare di leggere le opere drammaturgiche moderne e contemporanee.