Ricette ebraiche: “Gehackte leber”, una prelibatezza ashkenazita

di Marina Gersony

Dopo averli preparati li nascondeva in frigorifero. Sapeva che noi bambini li avremmo comunque trovati e divorati. Anche mio padre ne era ghiotto e si faceva la gara per chi li mangiava per primo. I fegatini di pollo della mia nonnina Helene austro-polacca, erano un tripudio per il palato. La ricetta è semplicissima, ma come li cucinava lei… Il Gehackte Leber è un piatto povero a base di cipolla, fegatini di pollo e uova, tipico delle comunità ebraiche ashkenazite est-europee che si mangiava (e tuttora si mangia in diaspora) di Shabbat e durante le feste spalmato su dei crostini. Ideale come antipasto. In Usa lo chiamano chopped liver e la ricetta può leggermente variare.

Preparazione

Soffriggete le cipolle tritate finemente in un po’ di grasso d’oca o schmalz (grasso di pollo)*.

Per i timorati del colesterolo va bene anche un olio vegetale anche se non è la stessa cosa. Fate rosolare i fegatini stando attenti a non cuocerli troppo per non renderli asciutti. Fateli raffreddare e tritateli grossolanamente (mi raccomando!) con un coltello o con la mezzaluna insieme agli spicchi d’aglio (facoltativi), alle uova sode, al sale, al pepe e alla paprika. Non deve diventare un pâté!

Tostate infine le fette di pane nero fino a renderle croccanti e spalmarle con i fegatini tradizionalmente serviti su pane (o matzot) accompagnati da sottaceti, tipo cetriolini o ravanelli. Ottimi gustati freddi anche il giorno dopo.

*Si può fare anche in casa, facendo bollire, con la pelle, pollo o oca kasher e sgrassando il brodo una volta raffreddato.

 

Ingredienti per 4 persone

500 grammi di fegatini di pollo
1 o 2 cipolle tritate finemente
3 cucchiai di grasso d’oca (o altro grasso di pollame kasher reperibile online, o in alternativa olio d’oliva)
3/4 uova sode
1 cucchiaino di sale
½ cucchiaino di pepe
2 spicchi d’aglio se gradito
1 pizzico di paprika