Università

L’ombra dell’odio sulle università italiane

Italia

di Nathan Greppi
Hanno fatto scandalo le esternazioni di Luca Nivarra, docente di giurisprudenza dell’Università di Palermo che ha invitato i suoi follower a “ritirare l’amicizia su FB ai vostri ‘amici’ ebrei, anche a quelli ‘buoni’”, e a “farli sentire soli, faccia a faccia con la mostruosità di cui sono complici”. Nivarra, che in passato è stato arrestato per peculato, aveva definito su Facebook gli israeliani “solo macchine di morte votate allo sterminio dei palestinesi”

L’odio antisraeliano negli atenei milanesi (ma molte porte restano aperte)

Italia

di Nathan Greppi
Non è solo alla Statale che si verificano episodi contro israeliani ed ebrei: al Politecnico di Milano, questa estate 450 docenti e 150 membri del PTA (personale tecnico-amministrativo) hanno firmato una mozione per interrompere gli accordi con gli atenei israeliani. Tuttavia il Senato Accademico non ha fatto passare la mozione.

 

 

Boicottaggi accademici e università israeliane: tra coscienza civile e logica della colpa collettiva

Italia

di Anna Balestrieri
L’università italiana è oggi attraversata da un acceso dibattito sulla legittimità — e sui limiti — dell’impegno civile all’interno del mondo accademico. A infiammare la discussione è il recente appello firmato da oltre 200 docenti dell’Università di Messina, rivolto alla rettrice Giovanna Spatari, per chiedere l’interruzione immediata dell’accordo di cooperazione con la Hebrew University di Gerusalemme. E a Pisa? la Lettera aperta al Rettore, al Senato Accademico e al CdA dell’Università di Pisa della docente Alessandra Veronese

Anche l’Università di Urbino si allinea al “pensiero” Propal: una dichiarazione sconcertante che non fa onore all’Ateneo

Opinioni

di Ester Moscati
Un documento a senso unico, a partire dall’intestazione: “sulla guerra in Palestina”, come  se la guerra fosse solo a Gaza e non anche in Israele, sotto attacco dal 7 ottobre 2023, trascinato in una guerra che non ha voluto. Non una parola sul 7 ottobre, gli stupri, la mattanza di bambini, anziani, donne.  Se questa è una Università, viene proprio da dire, leggendo la dichiarazione del Senato Accademico dell’Università di Urbino Carlo Bo.

Protesta degli studenti pro-palestinesi al Senato dell'Università di Torino a marzo 2024

L’odio per gli ebrei e Israele: una macchia che si estende nel mondo della cultura

Libri

di Esterina Dana
Il libro di Greppi raccoglie una ricca e variegata produzione documentaria di esternazioni, elucubrazioni e comportamenti che fanno capo ai pregiudizi antisemiti più biechi, sebbene ritoccati con un maquillage più moderno. Indagando nell’anarchia comunicativa dominante, l’autore ordina le manifestazioni di ostilità verbale e non verbale in capitoli che attendono al mondo del giornalismo, dei social network, dell’istruzione e della cultura  conniventi le politiche di sinistra.

Le Università sono ancora uno spazio sicuro? Un evento in Regione Lombardia

Italia

di Nathan Greppi
Molto sentito per il tema affrontato, è stato l’evento tenutosi mercoledì 26 febbraio presso la sede di Palazzo Pirelli della Regione Lombardia, dal titolo Lo spirito critico e la ricerca della verità. Le Università sono ancora uno spazio sicuro?. Organizzato dall’ADEI-Wizo (sezione di Milano) e dall’Associazione Setteottobre, l’incontro è stato moderato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ciuni.

Lo spirito critico e la ricerca della verità. Le Università sono ancora uno spazio sicuro? Il 26 febbraio un evento in Regione Lombardia

Eventi

Organizzato dall’ADEI-Wizo sezione di Milano e Associazione Setteottobre alla luce dei numerosi fatti di attualità, l’evento vuole analizzare, attraverso vari interventi, come nelle istituzioni fondanti della nostra democrazia si impone la violenza e il sopruso di minoranze che cercano di annullare qualunque espressione di dissenso, la ricerca della verità, il rispetto per le idee, lo spirito critico.

Incontro in Statale contro il boicottaggio d’Israele, tra dibattiti e proteste

Italia

di Nathan Greppi
Le pareti bianche sono state riverniciate da poco, dopo gli atti di vandalismo avvenuti quando l’ateneo era occupato. Nonostante si sentissero fuori dall’aula le urla dei manifestanti che volevano impedirne lo svolgimento, si è tenuto in un clima di discussioni accese ma rispettoso delle opinioni altrui l’incontro Vogliamo Studiare! Contro le occupazioni violente e l’odio per Israele.

“Carissimo, dica pure… a patto che accusi e rinneghi Israele”

Italia

di Ester Moscati
A molti ebrei viene ormai inibito il diritto di parlare nelle Università, a meno che siano “ebrei buoni”, ossia anti-israeliani. Si accampano scuse e bugie per coprire la vigliaccheria degli Atenei. Ma come far valere le ragioni di Israele? Ne parliamo con Iuri Maria Prado, giurista e scrittore

L’officina dei geni, tra il deserto e le stelle. La cover di Bet Magazine di febbraio

Personaggi e Storie

di Marina Gersony
Nelle sue aule hanno sfilato docenti, alunni, premi Nobel passati alla storia: da Albert Einstein a Yuval Noah Harari, da Ada Yonath a Gershom Sholem a Daniel Kahneman… Un’incredibile avventura del sapere che continua. Sorta nel 1925 per dare asilo alle menti eccelse del XX secolo, la Hebrew University of Jerusalem ha ospitato di recente una conferenza per celebrare i 100 anni del suo Istituto di Studi Ebraici. L’evento è stato inaugurato con una cerimonia speciale alla presenza di Isaac Herzog, Presidente dello Stato di Israele

Università Columbia: si licenzia professoressa della Columbia accusata di antisemitismo

Mondo

di David Fiorentini
A novembre, in seguito a un’intervista rilasciata al programma “Democracy Now”, la professoressa era finita sotto la lente degli investigatori per aver violato la politica universitaria sulle discriminazioni, accusando ingiustamente degli studenti israeliani. Inoltre, è stata accusata di violazione delle norme contro le ritorsioni per aver fornito a un giornalista il nome di un professore che aveva presentato una denuncia contro di lei.

Bandiera di Israele

“Studenti per Israele”, per combattere l’odio nelle università

Italia

di Nathan Greppi
“L’idea di Studenti per Israele nasce dalla constatazione del clima mefitico che si respira nelle nostre università. In particolare, abbiamo visto veri e propri inviti alla violenza contro gli israeliani e contro chiunque sostenga Israele, e questo ci ha spinto a metterci al lavoro per non essere complici di tutto ciò”, spiega a Mosaico-Bet Magazine uno dei fondatori, Fausto Recupero, studente di Economia e Management presso l’Università di Firenze.