di Claudio Vercelli
Il riferimento al mondo aschenazita in sé può essere del tutto neutro. Nella pubblicistica novecentesca di grana grossa, il rimando non è mai ad una tradizione ebraica a sé stante, bensì ad un circuito di potere che, dall’Est europeo ante-rivoluzionario (prima del 1917) si è poi diffuso, come una sorta di pandemia, ad Occidente.
stereotipi antisemiti
Vincitore del Premio Campiello: quanto sono ancora radicati gli stereotipi antisemiti….
di Ugo Volli
Possiamo certamente credere che Zannoni – vincitore del premio con “I miei stupidi intenti” – non si senta antisemita e non voglia esserlo. Resta il fatto però che ha condito il suo romanzo con una dose di pregiudizi e di stereotipi che sono oggettivamente antisemiti.
Anche quest’anno sfilano maschere antisemite al carnevale di Aalst in Belgio
di Ilaria Ester Ramazzotti
Hanno sfilato caricature di ebrei ortodossi stereotipati, con la barba e il naso enorme che si strofinano le mani, slogan che asciavano intendere fossero dei ‘parassiti’, uomini vestiti da insetti con cappelli di pelliccia, ma anche false uniformi e caricature naziste.
Giorgia Meloni e ‘Soros l’usuraio’: quando l’antisemitismo non ha bisogno della parola ‘ebreo’
di Ilaria Myr
Anche se non usa esplicitamente la parola ‘ebreo’, il messaggio contro Soros è marcatamente antisemita: ‘soldi’ e ‘usuraio’, riferite al finanziere sono un messaggio sufficientemente esplicito, che Giorgia Meloni utilizza in vista delle elezioni europee.