di Redazione
Ma i critici di questa scelta di casting hanno accusato i registi di aver cancellato quella che definiscono “l’identità palestinese” dei genitori di Gesù (!)e si sono particolarmente offesi per il casting di attori israeliani nel contesto dell’offensiva dell’IDF a Gaza. E non mancano anche commenti antisemiti.
pro-palestinesi
Gloria al 7 ottobre, la presentazione shock all’UniMi. Ma l’Ateneo prende le distanze: “Nessuna autorizzazione: solo 10 persone si sono riunite in un corridoio”
di David Fiorentini
Da uno scambio di email con l’Ufficio Stampa UniMi, si comprende immediatamente che la presentazione “non è stata autorizzata, né è stata avanzata alcuna richiesta di autorizzazione al riguardo.” Ma c’è di più, la tappa milanese di Kalomenìdis “non ha alcun tipo di riconoscimento o supporto istituzionale, neanche in termini di aule o spazi concessi per accoglierla”.
Quando la moda diventa politica e senso di appartenenza. Israele, pro-Pal, propaganda e nuove tendenze
di Marina Gersony
Dalle T-shirt provocatorie ai design che sfidano le norme, la moda può plasmare l’opinione pubblica e alimentare il dibattito politico, diventando uno strumento di espressione per intere generazioni. E così, la moda si muove su un filo sottile tra l’effimero e l’essenziale, tra lo stile e l’impegno.
Su Twitter è incominciata una nuova campagna anti-Israele
di Paolo Castellano
Per conto del Jerusalem Post, il giornalista Seth Frantzman ha scoperto e indagato sul nuovo fenomeno di propaganda pro-pal di Twitter, dopo aver ricevuto numerosi commenti contro Israele per aver postato il 23 dicembre la foto di un pavone nel deserto del Negev.