Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ciò che rende gli ebrei “un popolo che dimora da solo, non annoverato fra le nazioni” è che la loro nazione non si fonda su geografia, politica o etnia, ma su una vocazione religiosa: quella di essere partner dell’alleanza con Dio, chiamati ad essere un esempio vivente di popolo tra i popoli, distinti per la loro fede e per il loro stile di vita.
popolo ebraico
“Rise Again”, il nuovo video musicale di Montana Tucker in omaggio alla resilienza del popolo ebraico
di Pietro Baragiola
“Dai Romani e dai Persiani, ai Nazisti, ad Hamas, a Hezbollah e ora alla Repubblica Islamica dell’Iran, il popolo ebraico ha affrontato innumerevoli nemici. Eppure resistiamo e ci rialziamo” ha scritto Tucker nel suo post di Instagram collegato al video. “Oggi ballo a Masada, simbolo del coraggio e della sfida ebraica. Dedico questo momento agli eroi di Israele”.
Il dissidente Ashkan Rostami: “In Iran abbiamo più paura del cessate il fuoco che della guerra. Netanyahu? Ha dato un grande aiuto al popolo”
di Davide Cucciati
Ashkan Rostami è uno dei più autorevoli esponenti della diaspora iraniana in Europa: rappresenta all’estero il Partito Costituzionalista dell’Iran e da tempo prende parte al Consiglio di Transizione dell’Iran. La sua voce, spesso ospite di testate internazionali, offre un quadro lucido e spietato del dissenso iraniano. Qui un’intervista, in cui ci racconta che cosa pensano gli iraniani di Trump e Netanyahu, e di quanto l’occidente non capisca il pericolo dell’IRGC.
L’ambasciatore israeliano in Vaticano in visita alla Comunità Ebraica di Milano
di Michael Soncin
«Quando all’indomani del 7 ottobre non abbiamo sentito una chiara condanna delle atrocità, siamo rimasti delusi». È quanto ha detto Yaron Sideman, Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, durante una visita alla comunità ebraica milanese il 4 dicembre.
Parashat Ki Tavò. Tramandando la sua storia, il popolo ebraico ha mantenuto identità, valori e libertà
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il semplice atto di raccontare la storia, regolarmente, come dovere religioso, ha sostenuto l’identità ebraica attraverso i secoli, e non ha mai permesso al popolo di dimenticare i suoi ideali, le sue aspirazioni, il suo progetto collettivo di costruire una società che fosse l’opposto dell’Egitto, un luogo di libertà, giustizia e dignità umana, in cui nessun essere umano è sovrano, in cui Dio solo è Re.
Parashat Bamidbar. Il deserto, momento di serenità e di passaggio per il popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il deserto non era quindi solo un luogo, ma uno stato d’essere, un momento di solidarietà, a metà strada tra la schiavitù in Egitto e le disuguaglianze sociali che sarebbero poi emerse in Israele, un ideale da non dimenticare mai, anche se mai più pienamente catturato nello spazio e nel tempo reali.
Una domenica all’insegna dell’unità del popolo ebraico, con il cuore in Israele
di Redazione
Una giornata di unità e condivisione, per superare insieme il momento difficile che sta vivendo Israele e il mondo ebraico: è quanto è stato organizzato domenica 5 novembre dalla Comunità ebraica di Milano nei locali della Scuola, che ha invitato molte famiglie israeliane arrivate nella nostra città dall’inizio del conflitto insieme a tutti i membri della comunità.
Rav Alfonso Arbib: “Il popolo ebraico non può essere diviso al suo interno”
di Sofia Tranchina
Durante un incontro per leggere i Tehillin per i soldati, i feriti, i rapiti e le vittime in Israele, il rabbino capo di Milano si è rivolto alla comunità, per guidarla verso una reazione attiva: la riflessione sull’odio antiebraico, l’aiuto da rivolgere verso gli altri come presa di coscienza della responsabilità individuale, e la preghiera.
Sukkot e Hoshanà Rabbà: c’è sempre una porta aperta per chi decide di rientrare
di Rav Jakov Di Segni
Dai più osservanti agli ebrei più lontani. A Sukkot, nel Lulav, le quattro specie vegetali rappresentano simbolicamente le varie tipologie di ebreo presenti nel popolo di Israele. Uniti nella diversità. Ed è proprio nella dialettica tra individuo e collettività, tra singolo e gruppo che risiede il senso profondo delle feste ebraiche.
Parashat Vaetchannan. Un popolo piccolo chiamato alla grandezza
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Potremmo essere il più piccolo di tutti i popoli, ma quando ascoltiamo la chiamata di Dio, abbiamo la capacità, provata molte volte nel nostro passato, di riparare e trasformare il mondo.
Oggi inizia il digiuno del 9 di Av. Alcuni insegnamenti secondo Rav Jonathan Sacks
di Redazione
Considerato da molti il giorno più triste della storia ebraica, il 9 di Av e il periodo di 3 settimane che lo precedono contengono molti insegnamenti importanti per il popolo ebraico. Qui l’opinione del noto Rav Lord Jonathan Sacks, ex rabbino capo del Commonwealth.
Rav Di Segni a la Stampa: “Gerusalemme da sempre al centro della vita ebraica”
Rav Di Segni, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma
Pubblichiamo la lettera scritta dal rabbino capo di Roma alla Stampa sull’importanza di Gerusalemme per il popolo ebraico e sulla riconoscimento della sovranità ebraica.