di Nina Deutsch
Mentre le 37 delegazioni sfilano tra i flash, un uomo si avvicina al carro di Raphael. Prima i fischi, poi gli sputi. Infine, il gesto più inquietante: mima un taglio della gola rivolto alla cantante. Le forze di sicurezza reagiscono, ma l’episodio lascia un segno profondo.
manifestazioni pro-palestinesi
Antisemitismo da record nei campus americani ma le università cominciano a rispondere. Mentre Trump taglia i fondi alla Columbia
di Francesco Paolo La Bionda
Degli 85 istituti già censiti un anno fa, circa il 45% ha apportato cambiamenti significativi alle policy per affrontare le attività antisemite nei campus. Quasi tutte le scuole hanno rivisto le loro direttive riguardo alle manifestazioni, a seguito delle proteste anti-israeliane che sono scoppiate nei campus di tutto il paese l’anno scorso.
“La soluzione finale sta arrivando”: identificata la donna che ha rivolto saluti nazisti durante la protesta pro-palestinese a Montreal
di Pietro Baragiola
Mai Abdulhadi è la proprietaria di due filiali della catena canadese Second Cup Café, presenti nel Jewish General Hospital di Montreal. La popolare catena di caffè canadese, certificata ufficialmente kosher dal Consiglio della Comunità Ebraica di Montreal, ha subito rescisso il suo contratto. Le marce pro-palestinesi sono proseguite fino a sabato, unendosi ad una protesta anti-NATO che ha lasciato sulla sua scia vetrine distrutte, auto bruciate e civili aggrediti.
New York, 325 protestanti pro-palestinesi arrestati per aver bloccato principali ponti e strade
di David Fiorentini
Coordinati da Jewish Voice for Peace, Palestinian Youth Movement e Democratic Socialists of America, i contestatori si sono legati a pneumatici, sedie e pali, intralciando lo scorrimento dei veicoli in punti nevralgici della città e rendendo necessario l’intervento della polizia. Immediatamente si è pronunciato il sindaco Eric Adams affermando i limiti del diritto costituzionale alla libertà di manifestazione, che non autorizza le persone a bloccare ponti e tunnel.
In Gran Bretagna 1205 atti antisemiti dal 7 ottobre e crescita del 531% in un anno. Ma l’opinione pubblica sta con gli ebrei
di Redazione
Il Community Security Trust (CST) afferma di aver registrato più atti antisemiti nelle ultime cinque settimane rispetto alle prime sei settimane messe insieme dell’anno. Anche rispetto ai precedenti periodi di conflitto che hanno coinvolto Israele, il numero di atti è “senza precedenti in termini di dimensioni”.