Pride 2024: tra inclusione e contraddizioni (etiche) e politiche. Una opinione

Opinioni

di Gianluca Celentano
Ho contattato un organizzatore del Pride Milano, che avrà luogo sabato 29 giugno, ponendo alcune domande sullo spazio al Pride per i pro Palestina, e la risposta è stata un riferimento al 1° articolo della dichiarazione dei diritti dell’uomo, sulle libertà confessionali e di manifestazione. Quindi gli ebrei non sfileranno sentendosi bersagli.

L’annuale Pride di Tel Aviv cancellato per solidarietà agli ostaggi

Israele

di David Fiorentini
Tel Aviv è ben nota come centro dell’attivismo LGBTQ+ in Israele e nella regione, primeggiando in diverse classifiche per le città più “gay-friendly” del mondo. Per questo motivo, al posto della festiva atmosfera tipica della parata, “in coordinamento con le organizzazioni della comunità gay, la città ospiterà un raduno per l’orgoglio, la speranza e la libertà”.

Israele tutela la comunità LGBTQ palestinese con visti speciali di lavoro

Israele

di Paolo Castellano
Nei territori palestinesi sono frequenti e feroci le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTQ. Per questa ragione il 20 giugno, alla Knesset, si è discusso di creare dei visti di lavoro speciali per i palestinesi LGBT che sono stati perseguitati nei territori dell’Autorità Palestinese.

Arrestato e rilasciato in Russia Yuri Guaiana

Italia

Yuri Guaiana, attivista per i diritti LGBT, militante radicale, segretario dell’associazione Certi Diritti e membro dei direttivo della Associazione milanese Pro Israele, è stato arrestato a Mosca, l’11 maggio, dove si trovava per consegnare alle autorità una petizione on line, sottoscritta da due milioni di persone, che chiede la fine della repressione e delle persecuzioni degli omosessuali in Cecenia.