La curva della vergogna: quando il razzismo sporca lo sport

Italia

di Paolo Castellano
Sfottò avvelenati, il verso della scimmia, il saluto fascista, cori antisemiti e xenofobi. E poi stadi trasformati in arene gladiatorie, la lealtà sportiva violata dagli ultras. Dal caso Anna Frank a quello del judoka israeliano Tal Flicker… Perché lo sport invece di unire, divide e separa? Un’analisi