Israele

L’analista Jed Babbin: “L’ONU è l’ancella dei terroristi”

Mondo

di Nathan Greppi
“Terroristi di vario genere vengono tollerati dall’ONU e assunti dall’UNRWA. Il comportamento di queste due organizzazioni le rende entrambe complici degli attacchi del 7 ottobre 2023”, dichiara a Mosaico l’analista americano Jed Babbin: avvocato ed ex-ufficiale dell’aeronautica, dal 1990 al 1991 è stato vice-sottosegretario alla difesa, sotto la presidenza di George H. W. Bush.

Libano e Israele: ore decisive per la tregua. A che punto è l’accordo con Hezbollah?

Mondo

di Anna Coen
Un alto funzionario americano ha dichiarato al quotidiano israeliano Maariv che la bozza dell’accordo di cessate il fuoco, i cui dettagli saranno noti con l’annuncio definitivo nella giornata di oggi 26 novembre, include un periodo di transizione di 60 giorni, durante il quale le IDF si ritireranno dal Libano meridionale, l’esercito libanese si schiererà nelle aree adiacenti al confine e Hezbollah sposterà le sue armi pesanti a nord del fiume Litani.

Donald Trump (Foto Gage Skidmore)

Gli ebrei americani all’ombra delle elezioni. L’incontro di Anavim

Eventi

di Nathan Greppi
Alla luce dell’elezione di Donald Trump, mercoledì 20 novembre si è tenuto un incontro su Zoom organizzato dall’associazione ebraica torinese Anavim, dal titolo Il microcosmo ebraico americano dopo le elezioni presidenziali. L’incontro è stato moderato da David Sorani, presidente di Anavim.

I ministri degli esteri europei rifiutano di interrompere il dialogo politico con Israele

Mondo

di Anna Coen
La scorsa settimana il diplomatico di punta dell’UE Josep Borrell aveva proposto la sospensione del dialogo in una lettera ai ministri degli Esteri del blocco in vista della loro riunione di lunedì a Bruxelles, citando “serie preoccupazioni per le possibili violazioni del diritto umanitario internazionale a Gaza”. Ma durante tutto l’anno è stato uno dei critici più espliciti dell’UE nei confronti di Israele.

Missili lanciati da Hezbollah su Haifa a ottobre 2024

“Sì, ma”: Hezbollah acconsente all’accordo di cessate il fuoco dagli Stati Uniti, ma alcuni punti restano ancora in sospeso

Mondo

di Pietro Baragiola
Al momento l’accordo accettato da Hezbollah comprende: l’istituzione di una commissione internazionale per supervisionare l’accordo; demolizione delle strutture di Hezbollah a nord del Litani; il ritiro delle truppe dell’IDF dal sud del Libano; il ritorno dei cittadini sfollati; il diritto di Israele di intervenire con la forza in caso di violazioni. Martedì 19 novembre l’arrivo dell’inviato americano Amos Hochstein.

“Il Papa sta con i nemici dell’Occidente, e su Israele ha sempre avuto un atteggiamento poco equilibrato”

Personaggi e Storie

di Nathan Greppi
Dopo le parole del Papa, parla a Mosaico la studiosa Lucetta Scaraffia, già docente di Storia Contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma. “Il Papa, nella migliore delle ipotesi, vuole trattare gli ebrei come un popolo uguale a tutti gli altri, e nella peggiore gli stanno antipatici. Però gli ebrei non sono un popolo come gli altri per i cristiani, ma sono la radice del cristianesimo”.

“Indagare se c’è un genocidio”. Papa Francesco contro Israele

Mondo

di Nathan Greppi
Stanno facendo discutere le recenti parole di Papa Francesco, il quale nel suo ultimo libro ha affermato in merito all’operazione militare israeliana contro Hamas a Gaza che bisognerebbe “indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica di genocidio formulata da giuristi e organismi internazionali”. Il comunicato dell’Assemblea Rabbinica Italiana.

L’ultimo ebreo dell’Afghanistan è arrivato in Israele

Personaggi e Storie

di Francesco Paolo La Bionda
Zebulon Simantov, 65 anni, è stato l’ultimo ebreo residente in Afghanistan fino al 2021, quando le minacce dei terroristi dello Stato Islamico lo hanno costretto alla fuga. Fuggito attraverso il Pakistan, dopo due anni passati in Turchia, l’anziano, la cui salute è in peggioramento, si è deciso a trasferirsi in Israele, dove vivono il fratello, la sua ex moglie e le figlie, ed è volato nel paese a inizio novembre.

Studentessa araba all'Università di Gerusalemme

Diario minimo (di un conflitto). Gli arabi israeliani in Israele: fra l’incudine e il martello

Israele

di Luciano Assin
L’arabo israeliano vive in un perenne stato di schizofrenia. Da una parte ha e avrà sempre a cuore i problemi del popolo palestinese di cui anche lui è parte integrante, esattamente come ogni ebreo della diaspora dovrebbe avere a cuore il destino dei suoi fratelli israeliani. D’altra parte l’arabo israeliano fa ormai parte del tessuto sociale della nazione e la sua voglia di integrazione è molto maggiore di quello che si possa percepire all’estero.