Israele

Riscoprire la storia d’Israele, contro le mistificazioni

Libri

di Nathan Greppi
Ricco di mappe e immagini per illustrare il contesto oltreché di un’attenta ricostruzione storica, Ritorno a Sion è un libro assai utile per capire cosa sono davvero Israele e il sionismo, guardando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni funzionali a chi vuole seminare odio e disinformazione. Una bussola per orientarsi in un’epoca di smarrimento collettivo.

Tensioni tra Libano e Israele per raid su infrastrutture Hezbollah, mentre a Tel Aviv continuano le proteste

Israele

di Anna Balestrieri
I raid nella periferia di Beirut  hanno preso di mira strutture sotterranee collegate alla produzione di droni di Hezbollah, proprio alla vigilia della festività musulmana di Eid al-Adha. Continuano le proteste contro il governo e la guerra, e la richiesta di liberare gli ostaggi, mentre emerge la notizia che Netanyahu ha attivato un gruppo anti-Hamas a Gaza.

Altro che inconsapevole! Negli anni Trenta, il mondo ebraico era lucido e cosciente del pericolo. Ieri come oggi

Libri

di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita]  Dal 7 ottobre 2023 molte certezze sul never again “mai più” sono crollate. La superiorità militare di Israele nel Medio Oriente viene messa alla prova e lo scatenarsi di un antisemitismo sempre più palese ed aggressivo nei paesi che sembravano sicuri per le diaspore ebraiche rimette in questione il futuro degli ebrei fuori da Israele.

Il ritorno a casa di Gadi e Judy Haggai: un dolore che chiede giustizia

Israele

di Anna Balestrieri
Gadi, 73 anni, e Judy, 70, sono stati uccisi mentre passeggiavano nei pressi del kibbutz. La famiglia, in una dichiarazione pubblica, ha espresso sollievo per la possibilità di dare loro una degna sepoltura in patria, ma ha aggiunto che “i nostri cuori non saranno interi finché tutti i 12 ostaggi di Nir Oz – e i 56 in totale – non saranno riportati a casa”.

Mentre piovono bombe, si marcia per la pace: tra Gaza e Tel Aviv, dolore senza tregua

Israele
di Anna Balestrieri  

In un’escalation inaspettata, gli Houthi hanno rivendicato un attacco diretto contro l’aeroporto Ben Gurion, mentre Gaza continua a contare le vittime di una guerra che sembra non conoscere tregua. Parallelamente, in Israele, cresce la mobilitazione contro il conflitto con una marcia da Tel Aviv fino al confine con la Striscia, tra richieste di pace e controversie sull’identificazione con le vittime.

Le Ragioni di Israele, il Riformista e la sfida controcorrente dell’informazione

Eventi

di David Fiorentini
In un’epoca in cui la narrazione mediatica sul conflitto israelo-palestinese tende a polarizzarsi, inseguendo un flusso costante di immagini e retoriche divisive, c’è chi decide di dare spazio a un racconto controcorrente. È il caso de Il Riformista, quotidiano diretto da un anno da Claudio Velardi, che ha scelto con coraggio di dedicare quotidianamente almeno una pagina a Israele e alle sue ragioni.

Tregua a Gaza: nuova proposta USA, risposte contrastanti da Hamas e Israele 

Mondo

di Anna Balestrieri
La proposta include la liberazione iniziale di dieci ostaggi vivi in cambio del rilascio di 125 prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo, di oltre 1.100 detenuti arrestati dopo il 7/10/2023 e della restituzione di 180 corpi di palestinesi uccisi. Hamas restituirebbe anche le salme di 18 ostaggi israeliani. Ma il rifiuto di Hamas tiene in stallo l’accordo.

La guerra è dura, devastante e anche ingiusta; ma a volte è necessaria, quando si viene attaccati. In Israele, come in Ucraina, si deve restare uniti per vincere

Taccuino

di Paolo Salom
[Voci dal lontano Occidente] Nelle scorse settimane un comandante di Hamas, il capo di una brigata di Rafah, si è arreso ai soldati di Tsahal. Aveva preso parte all’orrendo attacco del 7 ottobre e poi aveva anche – con i suoi uomini si intende – sorvegliato alcuni ostaggi israeliani. Inizio da questo dato di cronaca per provare a districarmi nella complessità di un conflitto

Fake News ritrattata: i media internazionali smentiscono la notizia dell’attacco israeliano al centro di aiuti di Rafah

Mondo

di Pietro Baragiola
Martedì 3 giugno, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF) ha diffuso immagini delle telecamere di sicurezza provenienti dal sito del presunto incidente, mostrando che non si è verificato alcun attacco di questo tipo e smentendo tutte le accuse. Tuttavia, la fake news era già stata condivisa da molti media internazionali che l’hanno diffusa senza prima effettuare alcuna verifica, scatenando così numerose critiche nei confronti di Israele.

Lo sterminio degli armeni e il destino comune agli ebrei: la dhimmitudine sotto i regimi musulmani

Libri

di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Nonostante le ovvie differenze, vi sono notevoli somiglianze fra Israele e Armenia: due piccoli Stati circondati da nemici che tentano implacabilmente di distruggerli, con alleanze fragili e indecise, accusati di “occupare” territori che fanno parte della loro eredità storica, obbligati dunque a difendere continuamente la propria sicurezza.