di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] Due anni di guerra aperta. Mai Israele nel passato aveva dovuto combattere così a lungo. Soprattutto, mai aveva dovuto affrontare – oltre al nemico sul terreno – l’ostilità del mondo intero. Come spiegare tutto questo?
Iran
Operazione Rising Lion e il fronte caucasico: Israele, Azerbaijan e l’Iran
di Davide Cucciati
La partnership strategica tra Baku e Gerusalemme, forgiata in anni di cooperazione energetica e militare, ha ormai un peso geopolitico cruciale. Per Israele, si tratta non solo di una fonte di approvvigionamento petrolifero – oltre il 40% -, ma anche di un potenziale avamposto d’intelligence in una regione chiave. Ma per la repubblica islamica di Iran è fonte di grande preoccupazione.
Ebrei persiani in Israele: soffrire per i due fronti della guerra
di David Zebuloni
L’Iran radicale e indistruttibile, così come lo conoscevamo fino all’attacco israeliano nei cieli di Teheran, forse non esiste e non esisterà più. Il regime oggi è vulnerabile, isolato, spaventato. Ma ha reagito, bombardando Israele e le basi americane nel Golfo. Come vivono tutto questo gli israeliani di origine iraniana? Sperando nel crollo del regime, per poter visitare l’antica patria
“Spie del Mossad”: il regime iraniano usa le esecuzioni come tattica di guerra psicologica
di David Zebuloni
I media iraniani sostengono che tutti i sospettati abbiano confessato di collaborare con il Mossad, ma gli esperti internazionali mettono in dubbio l’attendibilità di tali confessioni, spesso estorte sotto tortura o minaccia. Nel corso del 2024, il regime ha giustiziato almeno 975 persone, con un aumento del 17% rispetto al 2023, quando furono 834.
Voci dal fronte: da Kiev a Tel Aviv, convivere con la guerra
Attualità
Vivere (e lottare) sotto le bombe russe: da Kiev a Dnipro, tra allarmi, tefillà e kiddush
Cultura
Speciale Libri per l’Estate
Comunità
Il viaggio di Kesher in Germania
La lista che ha sconvolto la Repubblica islamica dell’Iran: tutti gli alti funzionari del regime eliminati dall’IDF
di David Zebuloni
Secondo i rapporti, dei 30 eliminati, la maggior parte appartenevano ai ranghi delle Guardie Rivoluzionarie, dell’organizzazione Basij e degli ufficiali superiori dell’intelligence. Oltre a questi, sono stati eliminati anche consiglieri senior del leader supremo Ali Khamenei e una serie di scienziati responsabili dello sviluppo del programma nucleare.
Emanuele Ottolenghi: “Israele non solo ha seriamente danneggiato il programma nucleare iraniano, ma ha reso al regime molto più difficile ricostruirlo”
di Francesco Paolo La Bionda
Il conflitto tra Israele e Iran, che ha visto lo Stato ebraico e gli Stati Uniti infliggere seri danni al programma nucleare del regime di Teheran, è un evento storico che sta già avendo profonde ripercussioni. Per approfondirne le implicazioni e analizzarne i dettagli, abbiamo intervistato Emanuele Ottolenghi, politologo e saggista italiano specializzato in Medio Oriente, terrorismo e antisemitismo.
Nuove prospettive tra Israele e l’America Latina, fra amicizie e opposizioni ideologiche
di Nathan Greppi
C’è l’Argentina, che con Javier Milei si è avvicinata molto a Israele, mentre il Brasile di Lula è molto distante dall’amicizia che aveva sotto Bolsonaro. La Colombia ha interrotto le relazioni diplomatiche, mentre El Salvador, il cui presidente ha origini palestinesi, mantiene rapporti molto buoni. Intervista all’esperto Gaston Saidman.
Arresti e fedeltà forzata: la difficile prova degli ebrei iraniani
di Davide Cucciati
Nelle ultime settimane le autorità iraniane hanno avviato una vasta operazione di arresti e perquisizioni nelle case di famiglie ebree a Teheran, Shiraz e Isfahan. Una nuova ondata di repressione che colpisce una comunità già ridotta a circa 10.000 persone, rispetto agli 80.000 ebrei presenti nel Paese prima della Rivoluzione islamica del 1979.
Il Mossad offre gratuitamente consulenza di telemedicina agli iraniani
di Nina Prenda
“Caro popolo iraniano, un cessate il fuoco è stato implementato”, si legge nella dichiarazione su X del portavoce in lingua persiana del Mossad. “In questo momento, il regime è concentrato sulla sua élite, non sulla cura dei suoi cittadini. Noi siamo con voi”. Il messaggio annuncia la formazione di una squadra di medici specializzati le cui consulenze saranno offerte ai cittadini iraniani.
Il dissidente Ashkan Rostami: “In Iran abbiamo più paura del cessate il fuoco che della guerra. Netanyahu? Ha dato un grande aiuto al popolo”
di Davide Cucciati
Ashkan Rostami è uno dei più autorevoli esponenti della diaspora iraniana in Europa: rappresenta all’estero il Partito Costituzionalista dell’Iran e da tempo prende parte al Consiglio di Transizione dell’Iran. La sua voce, spesso ospite di testate internazionali, offre un quadro lucido e spietato del dissenso iraniano. Qui un’intervista, in cui ci racconta che cosa pensano gli iraniani di Trump e Netanyahu, e di quanto l’occidente non capisca il pericolo dell’IRGC.
L’Iran arresta più di 700 persone e impicca 3 uomini presunte “spie del Mossad”
di Nina Prenda
La Repubblica islamica in Iran, negli ultimi 12 giorni, ha arrestato più di 700 persone accusate di avere legami con Israele, secondo i media legati allo Stato, dopo l’annuncio del cessate il fuoco tra i due Paesi che ha interrotto quasi due settimane di guerra.