La guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran: lo Stato ebraico vince ma viene costretto a “cedere” dalle potenze occidentali. Perché?

Opinioni

di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Il conflitto fra Israele e Iran è durato 12 giorni, dal 13 al 24 giugno. Ed ha un chiaro vincitore: Israele. Sarà per questo che i professionisti dell’opinione pubblica, docenti, religiosi, politici populisti, giornalisti, non l’hanno presa bene. Hanno reagito alla vittoria israeliana alimentando l’odio contro lo Stato ebraico

Dodici giorni, due guerre, nessuna tregua: il Medio Oriente visto da Israele nella conferenza dell’Associazione Italia-Israele di Milano

Eventi

di Anna Balestrieri
Martedì 15 luglio 2025, quasi duecento persone si sono collegate su Zoom per seguire il dibattito organizzato dall’Associazione Italia-Israele di Milano, intitolata, “Iran, Israele, Usa: la guerra dei dodici giorni”, che ha dato spazio a un confronto denso, con gli interventi del demografo Sergio Della Pergola e dell’ex ambasciatore Francesco Maria Talò.

Iran, Israele, Usa: la guerra dei dodici giorni

Appuntamenti

di Associazione Italia-Israele di Milano
L’Associazione Italia-Israele di Milano, con  il patrocinio dell’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme presenta martedì 15 luglio 2025, alle 19.00 (ora italiana) “Iran, Israele, Usa la guerra dei dodici giorni”, dibattito in diretta Zoom

Vignette antisemite: a Teheran una mostra in una galleria d’arte

Mondo

di Malka Letwin
La maggior parte delle 82 vignette contiene simboli e oggetti ebraici deformati in caricature palesemente antisemite. La mostra che s’ispira alla visione dell’Ayatollah Ali Khamenei è un riferimento alla guerra dell’Iran contro Israele e Stati Uniti.

Chatbot e disinformazione: l’altro fronte della guerra contro Israele

Mondo

di Davide Cucciati
Operatori iraniani hanno inondato X/Twitter di teorie antisemite e messaggi anti-Israele rivolti agli americani durante il conflitto tra Israele e la Repubblica Islamica dell’Iran. Lo ha rivelato, il 1° luglio 2025, il Jerusalem Post che ha citato un rapporto del Ministero degli Affari della Diaspora israeliano secondo cui centinaia di account falsi coordinati hanno generato fino al 60% del traffico sui principali hashtag di guerra, accusando in inglese la “lobby ebraica”