di Pietro Baragiola
Continua il terrorismo psicologico di Hamas: il 3 luglio il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha autorizzato la pubblicazione di una clip che mostra Bar Kupershtein e Maxim Herkin, ancora in vita e tenuti prigionieri a Gaza dai terroristi di Hamas. Il filmato è stato inviato all’associazione ad aprile e fa parte di un lungo video di propaganda creato dai media di Hamas in cui compaiono anche altri prigionieri che implorano di essere liberati.
hamas
Verso una tregua a Gaza? Segnali di apertura tra Hamas, Israele e Stati Uniti
di Anna Balestrieri
La proposta di tregua prevede: lo scambio di prigionieri (10 ostaggi vivi e18 corpi in cambio di terroristi palestinesi); ritiro dell’IDF alle posizioni precedenti al 2 marzo; ripristino del meccanismo ONU per gli aiuti umanitari; impegno a proseguire i negoziati anche nel caso in cui non si arrivi subito a un’intesa complessiva sulla fine della guerra.
Voci dal fronte: da Kiev a Tel Aviv, convivere con la guerra
Attualità
Vivere (e lottare) sotto le bombe russe: da Kiev a Dnipro, tra allarmi, tefillà e kiddush
Cultura
Speciale Libri per l’Estate
Comunità
Il viaggio di Kesher in Germania
“Hostage”, l’autobiografia dell’ex ostaggio Eli Sharabi, vince il Golden Book Award
di Pietro Baragiola
Il libro, Hostage, in cui racconta la sua esperienza di prigioniero a Gaza, ha ricevuto il premio per aver battuto il record israeliano per il maggior numero di copie vendute in poco tempo. Pubblicato dalla Sella Meir Publishing House, il libro è stato scritto in due mesi ed è il primo ad essere pubblicato da un ex ostaggio di Hamas.
“America svegliati! Non finisce mai con gli ebrei”: manifesto in Times Square contro il movimento Free Palestine
di Pietro Baragiola
Lo spot apparirà più volte all’ora per i prossimi 30 giorni e sarà visibile su uno dei cartelloni pubblicitari più centrali di Times Square con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo che il movimento “Free Palestine” rappresenta per l’America intera.
La guerra dell’informazione: il ruolo dei media e il silenzio che fa rumore
di Joe Shammah, da Israele
Una troupe di Al Jazeera è stata arrestata mentre documentava la zona d’impatto di un missile. Una ripresa apparentemente innocua, ma in realtà altamente sensibile: identificare il punto esatto della caduta può offrire preziose indicazioni per correggere la traiettoria
Gaza, attacco a un bus umanitario: otto morti tra gli operatori locali
di Sofia Tranchina
L’attacco è avvenuto dopo giorni di esplicite minacce rivolte dalla leadership di Hamas agli operatori locali della GHF. Già sabato, l’organizzazione aveva avvertito pubblicamente della crescente pericolosità della situazione, sospendendo temporaneamente le distribuzioni.
Come Hamas sfrutta gli aiuti umanitari che ruba ai civili
di Maia Principe
Confisca degli aiuti umanitari; contrabbando di merci proibite; incanalamento dei finanziamenti esteri; estorsione “di protezione”. Sono questi i quattro metodi utilizzati da Hamas per sfruttare gli aiuti rubati alla popolazione civile, individuati dall’esercito israeliano sulla base di ricerche di intelligence e documenti dell’organizzazione terroristica.
Il presidente dell’AP chiede il disarmo di Hamas a Macron. Ma vuole continuare a finanziare il gruppo terroristico
di Nina Prenda
Mahmoud Abbas, in una lettera a Emmanuel Macron, ha condannato il massacro del 7 ottobre come “inaccettabile”, ha chiesto il disarmo del gruppo terroristico di Hamas e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Ma solo qualche mese fa aveva dichiarato che avrebbe continuato i suoi pagamenti ai terroristi anche se avesse avuto solo un centesimo rimasto.
La pace non è un bene permanente, richiede sforzi e lavoro. Perché l’Italia non vuole ricordare la lezione di Marco Pannella?
di Angelo Pezzana
[La domanda scomoda] Se si desidera la pace in Medio Oriente, non è sufficiente limitarsi a invocarla, come invece credono molti, giornalisti e politici inclusi. Per ottenere la pace è necessario intraprendere azioni concrete per contrastare la minaccia rappresentata dall’Iran
Ucei. “Manifestazioni per Gaza: cosa ci aspettiamo”
di R.I.
In un comunicato accorato, la presidente Noemi Di Segni esprime le preoccupazioni del mondo ebraico italiano per la guerra a Gaza, i civili morti da ambedue le parti, ma anche per la scelta di portare solo le bandiere palestinesi nelle manifestazioni del 7 giugno. E non solo.
Tregua a Gaza: nuova proposta USA, risposte contrastanti da Hamas e Israele
di Anna Balestrieri
La proposta include la liberazione iniziale di dieci ostaggi vivi in cambio del rilascio di 125 prigionieri palestinesi condannati all’ergastolo, di oltre 1.100 detenuti arrestati dopo il 7/10/2023 e della restituzione di 180 corpi di palestinesi uccisi. Hamas restituirebbe anche le salme di 18 ostaggi israeliani. Ma il rifiuto di Hamas tiene in stallo l’accordo.