di Anna Balestrieri
Domenica 19, due soldati israeliani, il Maggiore Yaniv Kula e il Sergente Itay Yavetz, sono stati uccisi da un missile anticarro lanciato da Hamas contro un veicolo del genio militare a Rafah. Mentre lunedì mattina le forze israeliane hanno eliminato tre terroristi di Hamas che avevano attraversato la cosiddetta “yellow line”, avvicinandosi pericolosamente alle truppe dell’IDF nella zona di Shejaiya.
hamas
L’Egitto dice che Israele e Hamas hanno approvato la squadra palestinese per governare la Gaza del dopoguerra
di Nina Prenda
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha detto all’AP che 15 tecnocrati palestinesi sono stati selezionati per amministrare la Gaza del dopoguerra. “Dobbiamo schierarli per prendersi cura della vita quotidiana delle persone a Gaza, e il Consiglio della Pace dovrebbe sostenere e supervisionare il flusso di finanziamenti e denaro, che arriverà per la ricostruzione di Gaza”, ha detto del consiglio che governerebbe Gaza e presieduto da Donald Trump.
Gaza, Hamas e Israele: quanto dura una pace firmata col fanatismo?
di Gastón Saidman
L’accordo limita l’attività militare di Israele e, in parte, ci ricorda gli Accordi di Oslo e il piano di ritiro unilaterale, che hanno dato mano libera a Hamas per perseguire il suo nefando obiettivo. Potremmo trovarci di nuovo in una situazione simile? Speriamo che l’Occidente resti vigile rispetto ai movimenti di Hamas, perché, anche se è stato firmato un armistizio, ciò non garantisce che non ci sveglieremo, tra qualche anno, con un’altra sorpresa.
«Rilasciati e segnati»: i primi racconti agghiaccianti degli ex ostaggi israeliani
di Nina Deutsch
In alcuni casi i rilasciati hanno riferito di torture, legature prolungate che hanno causato ferite alla pelle e alle gambe, e cure mediche praticamente inesistenti o somministrate solo in modo approssimativo – senza anestesia o con scarse condizioni igieniche – aumentando il rischio di infezioni e danni permanenti. Le famiglie e le équipe mediche sottolineano la necessità di valutazioni specialistiche immediate per documentare e curare questi danni.
Due anni dal pogrom del 7 ottobre 2023: commemorazione giovedì 16 ottobre a Milano
La Comunità Ebraica di Milano vi invita a commemorare i due anni del pogrom del 7 ottobre 2023. L’evento è aperto alla cittadinanza. Con la partecipazione di Maurizio Molinari. Giovedì 16 ottobre alle ore 19:30 presso la Sinagoga Centrale di via Guastalla.
Influencer di Gaza “Mr. FAFO” ucciso da una milizia che si oppone ad Hamas a Gaza City
di Nina Prenda
Jafarawi ha ottenuto molta attenzione per un video registrato il 7 ottobre 2023, in cui ha elogiato l’attacco di Hamas. Nelle settimane successive, sono diventati virali i video in cui impersona un medico, poi un paziente ferito, poi un combattente, poi un giornalista e altri ruoli, . Durante la guerra, è stato accusato nei rapporti sui social media di aver intascato milioni di dollari che aveva raccolto come donazioni per i residenti di Gaza.
Gli ostaggi vivi tornano a casa. Ma Hamas restituisce solo 4 corpi sui 28 previsti. L’ira di Israele
di Anna Balestrieri (Gerusalemme)
Sette ostaggi israeliani – Alon Ohel, Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal – sono stati liberati questa mattina a Gaza. È il primo gruppo a tornare a casa nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti.
Hamas e la guerra in casa: clan, retate e controllo armato
di Davide Cucciati
Secondo la BBC, Hamas ha richiamato circa 7.000 membri delle proprie forze di sicurezza per ristabilire il controllo su aree di Gaza da poco abbandonate dalle truppe israeliane. La mobilitazione è avvenuta tramite chiamate e messaggi di testo, con l’ordine di presentarsi entro 24 ore per “ripulire Gaza da fuorilegge e collaborazionisti con Israele”. Il gruppo palestinese avrebbe anche nominato cinque nuovi governatori.
Il documento di Sinwar: “Bruciate interi kibbutz, filmate tutto”
di Anna Balestrieri
Il memorandum, datato 24 agosto 2022, sarebbe stato una direttiva operativa di Sinwar per “l’assalto del 7 ottobre”. Ordinava ai miliziani di entrare nelle comunità israeliane “con taniche di benzina o gasolio” e di “preparare due o tre operazioni in cui un intero quartiere o kibbutz venga bruciato”. Mentre la mattina del 7 ottobre, alle 10, un comandante di battaglione di Hamas trasmetteva via radio: “Cominciate a incendiare le case. Voglio che tutto il kibbutz sia in fiamme.”
Il cessate il fuoco è ufficialmente in vigore. Israele completa il primo stadio del ritiro
L’Associazione Setteottobre ricorda l’anniversario del 7 ottobre
di Redazione
Per il secondo anniversario dei massacri del 7 ottobre l’Associazione Setteottobre ha realizzato video con 60 interventi di personalità note, e una campagna pubblicata su quotidiani e social.
Ricordando il 7 ottobre 2023. Il racconto di un testimone dell’attacco al Kibbutz Nir Yitzhak. «Abbiamo sentito i nostri vicini mentre li rapivano»
di Ilaria Myr
Ripubblichiamo un’intervista fatta da Mosaico il 12 ottobre 2023. Daniel Lanternari è un ebreo romano che dal 1995 vive nel Kibbutz Nir Yitzhak, uno dei villaggi agricoli situati nella zona intorno a gaza, la cosiddetta ‘envelope’ nei 7 km intorno alla striscia governata da Hamas. Nell’attacco sono morti tre residenti, e 9 persone sono tutt’oggi disperse. Lo abbiamo contattato a Eilat, dove si trova con la sua famiglia, la moglie, i tre figli (9,12 e 15 anni) e due cani.













