di Anna Lesnevskaya
L’attacco russo in Ucraina sta portando alla distruzione di molti luoghi ebraici, alcuni dei quali dovevano essere sviluppati o ricostruiti, per ridare vita alle comunità ebraiche. Lo racconta in esclusiva a Mosaico da Leopoli dove è rifugiato Eugeny Kotlyar, professore all’Accademia Statale del Design e delle Arti di Kharkiv.
guerra
“La mia Mariupol non c’è più, ma sogno di tornarci quando sarà libera”: la testimonianza di Ljudmila, sopravvissuta all’orrore
di Anna Lesnevskaya
Ljudmila Bejter, una vita intera vissuta sul mar d’Azov e alle spalle 15 anni di lavoro come assistente del rabbino di Mariupol, Mendel Cohen, racconta in esclusiva a Mosaico la guerra nella sua città in Ucraina, devastata dagli attacchi russi.
Gli USA elogiano Israele su crisi Russia-Ucraina: “Apprezziamo gli sforzi per mediare la pace”
di Paolo Castellano
Un clima cordiale nell’ultimo incontro tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri di Israele Yair Lapid in cui si è ribadito l’impegno per la pace in Ucraina.
L’ex autore di Putin: “Solo Bennett è in grado di fargli ascoltare ragioni
di Redazione
Secondo Abbas Gallyamov, ex scrittore di discorsi per Putin che attualmente vive in Israele, tra tutti i paesi democratici, Israele ha le migliori relazioni con la Russia”, ha spiegato. “E Putin tratta davvero Israele in modo diverso. … Quindi, se c’è qualcosa in generale che può aiutare l’Occidente e la Russia a trovare un terreno comune, allora è attraverso Israele”.
Il Memoriale della Shoah di Babyn Yar è rimasto illeso? Un aggiornamento
di Michael Soncin
Nelle ultime ore però alcuni aggiornamenti vengono pubblicati su alcuni siti. Dalla BBC si legge che viste le condizioni, il personale incaricato per valutare i danni non avrebbe avuto modo nell’immediato, di poter accedere all’area. In seguito, è stato riportato che i monumenti più iconici del parco sarebbero rimasti illesi.
L’architetto del memoriale di Babyn Yar: “Il bombardamento: una violazione della vittime, una celebrazione della morte”
di Redazione
Per l’architetto Manuel Herz, che ha progettato il Memoriale di Babyn Yar, l’attacco che lo ha colpito rappresenta la distruzione della storia. “Doveva essere un luogo che celebra la bellezza della vita” dice a Forward.
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia: “Nessun popolo leverà più la spada contro l’altro e non impareranno più la guerra”
di ARI
L’Assemblea dei Rabbini d’Italia, di fronte al drammatico evolversi del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che già tanta sofferenza sta provocando, invita i Rabbanim e le Comunità a recitare al termine della tefillah di minchah i Salmi
«Non restate in silenzio». Zelensky fa appello agli ebrei di tutto il mondo
di Redazione
Il presidente ha invitato gli ebrei di tutto il mondo a «non rimanere in silenzio» dopo che un missile russo ha colpito ieri una torre televisiva a Kiev adiacente al Memoriale dell’Olocausto di Babyn yar, provocando cinque morti, e dove migliaia di ebrei furono massacrati nel 1941.
Israele invia i primi aiuti umanitari all’Ucraina
di Paolo Castellano
Come promesso negli scorsi giorni, nella mattina del primo marzo, un aereo della compagnia El Al è decollato dall’aeroporto di Tel Aviv carico di aiuti umanitari da trasportare in Ucraina.
Cronache dalla guerra in Ucraina: le testimonianze in tempo reale dei ragazzi dell’Hashomer Hatzair
di Redazione
Il movimento giovanile Hashomer Hatzair si sta adoperando concretamente nel portare in salvo le famiglie e i ragazzi del movimento che stanno vivendo la tragedia della guerra. Qui abbiamo raccolto alcune testimonianze comunicate in tempo reale a tutte le sedi H.H. in Europa, che si sono subito attivate per aiutare i propri compagni in Ucraina.
Rabbino capo di Kiev: “Questa guerra terribile si deve fermare”
di Redazione
Il rabbino capo di Kyiv e Ucraina Moshe Azman attualmente sta accogliendo nel villaggio ebraico Anatevka nei pressi della capitale le persone in fuga e sta organizzando l’evacuazione degli ebrei in Moldavia.
Robert Capa, in mostra ad Abano Terme fotografie oltre la guerra (anche della Fondazione di Israele)
di Ilaria Ester Ramazzotti
La mostra, aperta dal 15 gennaio al 5 giugno 2022 alla Villa Bassi Rathgeb, è articolata in diverse sezioni, una delle quali dedicata allo Stato di Israele, alla sua fondazione, all’arrivo degli immigrati dopo la seconda guerra mondiale.