di Claudio Vercelli
Cerchiamo di non gonfiare di impropri significati certe parole. Così come risparmiamoci il silenzio a prescindere, per ragioni di un non meglio identificato “quieto vivere”. Non montiamo la polemica ma non imponiamoci di tacere per non risultare reattivi oltre un’accettabile misura.
Carlo Calenda
L’antisemitismo “inconsapevole” dei laici preconciliari: il caso Calenda
di Ester Moscati
Carlo Calenda è un antisemita? Non lo pensiamo. È piuttosto, ci pare, un sintomo di una certa forma mentale che, sotto la parvenza di una difesa della laicità, non perde invece occasione di rivendicare la supremazia morale del Vangelo sulla Bibbia ebraica.